In linea generale il legislatore riconosce ai dipendenti pubblici affetti da una incapacità lavorativa non dovuta a causa di servizio, tre trattamenti di inabilità in gradazione progressiva di gravità:

- l’inabilità assoluta e permanente alla mansione

- l’inabilità assoluta e permanente al proficuo lavoro

- l’inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

 

Inabilità assoluta e permanente alla mansione

Si ottiene in costanza di impiego, a seguito della perdita dei requisiti fisici o psichici che risultano essenziali per lo svolgimento di un determinato incarico.

 

In conseguenza di questo evento e solo dopo:

-                     il riconoscimento medico legale che certifica che il dipendente sia permanentemente inidoneo allo svolgimento della propria mansione

-                     il raggiungimento di un’anzianità contributiva di almeno 15 anni di servizio

-                     l’accertamento dell’impossibilità di ricollocazione in mansioni equivalenti o in mansioni di posizione funzionale inferiore

interviene la risoluzione del rapporto di lavoro che si configura come dispensa dal servizio per inabilità mentre il lavoratore otterrà la pensione

 

Inabilità assoluta e permanente al proficuo lavoro

Si ottiene in costanza di impiego e si rivolge a quanti siano impossibilitati a svolgere un’attività lavorativa continua e remunerativa.

In conseguenza di questo evento e solo dopo:

-                     il riconoscimento medico legale dal quale risulti che il dipendente pubblico non è più idoneo (inabilità assoluta) a svolgere in via permanente un proficuo lavoro

-                     il raggiungimento di un’anzianità contributiva di almeno 15 anni di servizio

-                     la risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità permanente a proficuo lavoro

il soggetto sarà destinatario della prestazione pensionistica

 

Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

Si ottiene in costanza di impiego e si rivolge a quanti siano impossibilitati a svolgere in modo permanente una qualsiasi attività lavorativa. In conseguenza di questo evento e solo dopo:

-                     aver ottenuto il verbale attestante lo stato di inabilità assoluta e permanente a svolgere qualsiasi attività lavorativa

-                     il raggiungimento di un’anzianità contributiva minima di 5 anni, di cui almeno tre nell'ultimo quinquennio antecedente la decorrenza della prestazione pensionistica

-                     la risoluzione del rapporto di lavoro con l’amministrazione di appartenenza

il soggetto sarà destinatario della prestazione pensionistica

 

Data comunque la complessità e la delicatezza di questi istituti sarà importante in tutti i casi prendere contatto in via preventiva con gli uffici preposti dell’amministrazione di appartenenza, per affrontare ed approfondire le singole casistiche.