Venezia come non l’abbiamo mai vista Si è chiusa ieri la XXI edizione di WAVe
workshop di Architettura Iuav, dedicata al tema Venezia Campus futuro. Premiati i migliori progetti, che saranno in mostra da lunedì 18 a mercoledì 20 luglio al
Cotonificio veneziano e al Magazzino 6 |
17 luglio 2022
COMUNICATO STAMPA
Come ogni anno, venerdì sera, all’evento
finale di WAVe, nell’attesa del verdetto della
giuria internazionale sui migliori progetti per Venezia Campus futuro,
l’atmosfera nel chiostro
dei Tolentini era elettrica. Circolava un’energia intensa, mescolata alla
stanchezza di 1200 studenti, dei primi anni come delle magistrali, che
per tre settimane di progettazione intensiva si erano misurati con un tema che
li ha portati nel cuore di una Venezia da re-immaginare: primo test delle
trasformazioni a venire, nella linea tracciata dal rettore Benno Albrecht,
che ha fatto dell’idea di Venezia città della conoscenza e della ricerca
il cuore del suo programma.
Per tutto il giorno una giuria
internazionale, composta dal critico e teorico svizzero-statunitense Markus
Breitschmid, docente alla Virginia Tech University, dall’architetto marocchino
Driss Kettani, progettista pluripremiato, e dal critico e curatore
inglese Christopher Pierce, a capo della AA Visiting School di Londra,
una delle più prestigiose istituzioni mondiali nel campo
dell’architettura, ha visitato i 22 atelier di Venezia Campus futuro,
meravigliandosi di fronte alle soluzioni, alla creatività, e anche alla forza
visionaria delle proposte per Venezia.
Questi i migliori progetti
premiati:
primo premio ex aequo
- bergmeisterwolf
/Gerd Bergmeister + Michaela Wolf [Bressanone], con Gianluca Contran e
Ilaria Visentin, La linea che svanisce
- FRES
architectes / Laurent Gravier + Sara Martín Cámara [Parigi/Ginevra], con
Gianluca Masiero e Andrea Pizzini, Oltre i confini
menzioni
- Aldo
Aymonino + Giuseppe Caldarola, con Camila Burgos Vargas e Matteo
Vianello, Il campo che non c'è
- Sara Marini,
con Giulia Bersani, Marco Bonotto, Aron De Cesero, Gianluca Drigo, Pietro
Franchin, Marta Magnaguagno, Elisa Monaci, Andrea Pastorello, e Davide Zaupa, Il
fiume di porpora
- Guido Morpurgo,
con Matteo Isacco e Federica Lentati, ATT Iuav / Arsenale Tesi Terese: il
Contro-Archivio Progetti. Pensare, Fare, Esporre Architettura
student’s award
- Sara Marini,
Il fiume di porpora
- Jorge Vidal +
Guillem Pons + Biel Susanna, Che ben che se stà!
- Rodrigo Perez de Arce,
con Andrea Ambroso, Alessandra Dal Mos e Pierluigi Recca, Cosa succederebbe
se? La foresta, i padiglioni e i tavoli
Da lunedì 18 a mercoledì 20
luglio, nelle sedi del Cotonificio veneziano e del
Magazzino 6, saranno in mostra grandi plastici, allestimenti, disegni, visioni
e riflessioni frutto di giorni di lavoro coinvolgente come poche altre
esperienze didattiche, che “raccontano di un campus brulicante, multiforme
e complesso, continuamente attraversabile e fortemente orientato al dialogo con
la città”, nelle parole del coordinatore Andrea Iorio.
Gli esiti di questo grande laboratorio
della creatività e della progettazione, un formato ideato da Iuav e che resta
unico al mondo, rivelano anche una cura dell’allestimento e delle
installazioni che è segno – tra le altre cose –
dell’attenzione che un ateneo dedicato al progetto in tutte le sue espressioni
dedica anche alla comunicazione visiva e al design. Discipline che fanno parte
dell’offerta formativa di Iuav, in dialogo fruttuoso con
l’architettura.
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