A Ca' Farsetti Comune e Iuav hanno presentato
il progetto "Venezia come Boston" |
12 maggio 2022
COMUNICATO STAMPA
Puntare al futuro e all'innovazione, in una città che è in grado da sempre
di rispondere ai cambiamenti della storia con la sua capacità di adattamento e
resilienza.
È stato presentato nel pomeriggio di oggi, giovedì 12 maggio, a Ca'
Farsetti il progetto "Venezia come Boston", una iniziativa
portata avanti dall'Università Iuav di Venezia, con il sostegno del Comune di
Venezia, che ha tra i suoi obiettivi quello di aumentare fino a raddoppiare la
popolazione studentesca e, contestualmente, ridisegnare gli aspetti urbani e di
gestione del territorio.
A parlarne sono stati il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il rettore
di Iuav Benno Albrecht.
Favorendo sinergie, è stato spiegato, tra istituzioni culturali, sociali ed
economiche e insieme ai diversi livelli dell’amministrazione locale,
regionale, nazionale, Venezia si candida a fare da apripista per alcuni
processi, come sta avvenendo con il progetto "Capitale Mondiale della
Sostenibilità" che intende costruire una città della green economy
a misura umana.
"Vogliamo guardare al futuro e alle nuove generazioni - ha spiegato il sindaco
Brugnaro - e consentire ai giovani di avere opportunità, attraverso attori
importanti del territorio come Iuav, un'eccellenza a livello mondiale. Questa
idea ambiziosa potrà funzionare con la collaborazione di tutte le componenti in
campo. Iuav ha realizzato una grande progettazione che richiede impegno per la
sua realizzazione. Ma abbiamo già avuto buone risposte dal Ministero e vogliamo
portare avanti direttive che, partendo dall'Università, attraggano a Venezia
tanti giovani che verranno a vivere la città".
Venezia, è stato sottolineato durante la conferenza, oggi è una città scelta
come vetrina, luogo in cui i migliori risultati, conseguiti altrove, vengono
qui messi in mostra. Per far diventare la laguna teatro di dialogo, incontro e
produzione attiva occorre l'aumento significativo di una popolazione
connessa alle attività del sistema coordinato di cultura, manifestazioni
artistiche e università. La piccola dimensione della città storica unita
alla sua attrattività globale consente, secondo le linee guida di questo
progetto, di immaginare a Venezia un centro di studi culturali, artistici e
scientifici all’avanguardia in campo internazionale e in grado di formare
e di trattenere le migliori menti operanti nei campi della transizione
sostenibile.
"Il progetto per il futuro di Venezia si fonda sull’ipotesi
dell’aumento significativo della popolazione studentesca - ha affermato
il rettore Albrecht - e sul ruolo innovativo delle Università.
L’Italia nei prossimi anni dovrà investire in formazione e ricerca e
Venezia potrà essere il luogo chiave dell’intera operazione in Veneto.
Raddoppiare gli studenti del polo universitario veneziano significa ridefinire
in modo significativo dinamiche urbane, flussi, spazi della città storica,
sistemi di trasporto e di collegamento per poter ospitare una comunità
accademica dinamica, attiva e residente. Questa collaborazione con il Comune di
Venezia offre al nostro Ateneo la possibilità di mettere al servizio della
città competenze, idee, energie: dare forma al futuro di Venezia è un obiettivo
ambizioso e di grande responsabilità, a cui dedicheremo tutto il nostro
impegno".
Secondo le stime di Iuav, per raggiungere le medie italiane ed europee
occorrerebbe aggiungere 60.000 studenti in Veneto. Venezia è il luogo dove è
possibile immaginare l’incremento più significativo, con 30.000
studenti in più. Una condizione che porterà anche a ridisegnare non solo
l'offerta accademica, ma anche e soprattutto le dinamiche urbane conseguenti.
Iuav ha infatti realizzato un prospetto che configura anche una nuova
viabilità in grado di mettere in comunicazione i vari poli e punti
d'interesse, con l'obiettivo di avere un Campus tra terraferma e centro
storico che si sviluppa lungo una direttrice di 20 km, come accade a
Boston.
"In questa fase storica - ha ripreso Brugnaro - si stanno creando, anche
attraverso misure come il Pnrr, condizioni favorevoli per lo sviluppo. Occorre
una unità di intenti a tutti i livelli. Da realtà come Iuav possiamo imparare
come progettare, non solo in campo architettonico. Abbiamo la possibilità di
sfruttare conoscenze che migliorino la nostra capacità di analisi, che possiamo
applicare a tutti i campi. Per immaginare il futuro con un raggio d'azione il più
ampio possibile", ha concluso il primo cittadino.
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Università Iuav di Venezia
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Cecilia Gualazzini
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