La Strada del Prosecco e delle Botteghe: un patrimonio da valorizzare Firmato un accordo tra
l’Università Iuav di Venezia e l’Intesa Programmatica
d’Area “IPA Terre Alte della Marca Trevigiana” insieme
all’Associazione per le Colline del Prosecco di Conegliano
Valdobbiadene |
11 marzo 2022
COMUNICATO STAMPA
Ieri mattina, presso la sede dei Tolentini, Benno
Albrecht, rettore Iuav, e Stefano Soldan, presidente di IPA Terre
Alte della Marca Trevigiana e sindaco di Pieve di Soligo, hanno firmato un accordo
di ricerca con l’obiettivo di individuare strategie per rigenerare
e valorizzare la Strada delle Botteghe del Vino, anche alla luce della
domanda che emerge oggi dal territorio.
Memoria-paesaggio e rigenerazione sostenibile le parole chiave della ricerca, che
prevede tre linee di intervento: riqualificazione e articolazione
dell’itinerario stradale; possibili ampliamenti architettonici alle
Botteghe del Vino per integrare nuove funzioni legate alla sosta e promozione
ambientale; strategie di rigenerazione.
Lo scopo è aumentare il valore percepito della Strada
del Prosecco, delle botteghe e del marchio, come elementi qualificanti per la
promozione sostenibile del paesaggio e per un incremento delle microeconomie
locali.
Responsabile scientifico del progetto è il rettore
Benno Albrecht, coadiuvato dal ricercatore Pierantonio Val, che così commenta:
«La strada del vino è stata il primo motore che ha
generato un modo diverso di “guardare” e quindi conoscere
l’ambiente collinare del veneto orientale. Il riconoscimento come
“patrimonio Unesco” delle Colline del Prosecco è anche il risultato
di tale processo. Oggi assistiamo a una progressiva riduzione delle Botteghe
del Vino: le trasformazioni recenti hanno innescato una modifica delle
dinamiche turistiche che marginalizza i locali presenti lungo la strada.
La ricerca intende promuovere un rilancio
dell’originaria Strada del Prosecco, attraverso l’incremento di un
turismo sostenibile, la facilitazione della mobilità lenta, l’aumento e
redistribuzione della rendita territoriale.»
Note storiche
Nata dall’intesa tra Giuseppe Schiratti e
Giuseppe Mazzotti (promotore dell’ente Ville Venete), la “Strada
del Vino Bianco” prima strada del vino in Italia, poi nota, come
“Strada del Prosecco”, viene inaugurata nel 1966. Lo scopo è
promuovere, per prima, la conoscenza e consapevolezza della qualità dei
luoghi collinari del territorio veneto della sinistra Piave, integrando
conoscenza del luogo, consapevolezza del paesaggio, diffusione e promozione
turistica e dei prodotti enogastronomici. Il progetto innovativo aprì in Italia
a tutti quelli che furono definiti “itinerari del turismo
enogastronomico”e fu l’iniziale atto di riconoscimento del
valore economico, culturale e turistico del contesto inteso complessivamente
come “paesaggio”. Nel progetto originario le osterie, o
meglio le “Botteghe del Vino”, erano i punti di ancoraggio
al territorio all’interno del tracciato, garantendo un costante sistema
di promozione territoriale diffuso. Parallelamente alla strada nasceva,
infatti, il concetto del marchio di “Bottega del Vino”,
riconoscimento che veniva rilasciato a quei locali, presenti lungo il percorso,
che possedevano determinati e articolati standard qualitativi necessari a
garantire qualità e conoscenza identitaria dei luoghi.
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