Dare un futuro al castello di Collalto Oggi al Cotonificio presentati i progetti degli
studenti di architettura, esito del protocollo d’intesa tra Iuav,
Comune di Susegana e società Armonia Verde |
23 giugno 2022
COMUNICATO STAMPA
Il castello di Collalto, dichiarato di particolare interesse artistico e
storico e sottoposto a vincolo di tutela, è l’oggetto dell’accordo
firmato lo scorso settembre tra Università Iuav di Venezia, Comune di Susegana
(“area cuscinetto” del sito Unesco “Le Colline del Prosecco”),
e la società agricola Armonia Verde.
Oggi, nella sede Iuav del Cotonificio Veneziano, gli studenti del Corso di laurea
magistrale in Architettura hanno discusso delle loro proposte progettuali per
il castello con Vincenza Scarpa, ex sindaco e attualmente consigliere
del comune di Susegana, con Giuliana Collalto e Filippo Fernè, della società agricola Armonia Verde, con Antonio
Menegon, presidente di ArcheoSusegana, e con Luca
Mazzero, referente organizzativo del protocollo d’intesa.
L’incontro è l’esito di un percorso che ha impegnato 46 studenti di
architettura, coordinati da Mauro Marzo, docente di Progettazione architettonica
e urbana, e da Anna Saetta, docente di Tecnica delle costruzioni.
In un sito immerso in un paesaggio di pregio,
attrattivo per un turismo culturale interessato alla conoscenza del territorio
e alla storia locale, i progetti si sono sviluppati con l'intento di valorizzare
il castello ponendo attenzione ai temi della messa in sicurezza del bene e
della sua accessibilità inclusiva, anche in vista di una fruizione turistica
appropriata al luogo.
Il lavoro degli studenti si è concentrato sulla riproposizione delle
volumetrie perdute nel bombardamento della Grande Guerra, da destinarsi a
usi culturali, espositivi e ricreativi, e sulla sistemazione degli spazi
pubblici con un sistema di punti panoramici e percorsi pedonali; spazi
studiati per un turismo lento, colto, interessato alla storia dei nostri
territori.
Massima attenzione è stata posta al rapporto tra il nuovo organismo architettonico
e il suo contesto, anche attraverso la conoscenza dei principi della
progettazione strutturale, necessari alla comprensione del comportamento
statico e sismico del manufatto e dunque alla sua salvaguardia.
“Il comune di Susegana – commenta Vincenza Scarpa – ha
percorso insieme a Iuav un’opportunità interessante e propedeutica al
recupero del manufatto e di una parte del territorio ricco di storia come il
borgo antico di Collalto. Con grande entusiasmo abbiamo accolto gli studenti e
oggi ne leggiamo le fresche progettualità. Elogiamo questa sensibile apertura
al territorio che l'Università Iuav di Venezia dimostra”.
Giuliana Collalto e Filippo Fernè hanno
espresso “particolare soddisfazione per il percorso avviato assieme al
Comune di Susegana con l’Università Iuav di Venezia. Il lavoro svolto
dagli studenti è di grande importanza per indirizzarci in una futura valorizzazione
del castello di Collalto con finalità turistiche culturali e di
accoglienza”
Antonio Menegon, profondo conoscitore della storia del castello e del
borgo commenta: “Collalto è un paese distrutto dalla Grande Guerra che
conserva rare vestigia di un passato ricco di storia. Lo hanno mantenuto in
vita una popolazione molto radicata e un sodalizio, Festeggiamenti Collalto,
che promuove un festival organistico internazionale, una rassegna teatrale e
tante altre occasioni di incontro ed eventi di cultura. È stata una lunga opera
di resistenza. Ora, con le loro idee, studenti e docenti dell’Università
Iuav di Venezia provano a dare un futuro a questo castello e a questo borgo e
il fatto che a farlo sia una istituzione universitaria dà ampie rassicurazioni
sul carattere di salvaguardia e valorizzazione del luogo che necessariamente i
progetti devono avere”.
Per la docente Anna Saetta “La sfida che gli studenti hanno
efficacemente raccolto e risolto, ciascuno con una propria caratterizzazione, è
stata quella di saper coniugare un’idea progettuale, da collocare in un
contesto di grande fascino nel rispetto dei principi della conservazione, con
le necessità della sicurezza delle opere e dei loro fruitori. Il principio del
“conservare in sicurezza” ha consentito ai nostri studenti, ad
esempio, di utilizzare le nuove realizzazioni per stabilizzare parti di muro
arrivate fino a noi, e nel contempo di rispettare la loro identità.”
Commenta il docente Mauro Marzo: “La storia ci consegna un luogo
straordinario sia per la sua collocazione territoriale che per le vicende
remote e prossime che lo hanno segnato. Ereditiamo resti di grande valore e,
insieme a questi, vuoti generati dai bombardamenti. Di ciò che resta e di ciò
che non è più visibile i progetti degli studenti e delle studentesse della
Magistrale in Architettura Iuav fanno tesoro, ipotizzando la riproposizione di
quelle figure architettoniche che connotavano ab antiquo il profilo di Collalto
e ridisegnando quelle relazioni con il paesaggio purtroppo perdute durante la
Prima Guerra Mondiale”.
L’iniziativa nasce nell’ambito delle attività promosse dal cluster
di ricerca “CultLand Paesaggi Culturali/Cultural
Landscapes” coordinato da Viviana Ferrario
e Mauro Marzo, un qualificato polo di ricerca nel settore del paesaggio, inteso
quale elemento decisivo per il benessere delle popolazioni e la qualità del
territorio, importante motore di sviluppo sociale ed economico, e ambito di
indagine scientifica e azione progettuale a diverse scale.
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