Venezia, 16 maggio 2016
COMUNICATO STAMPA Università Iuav di Venezia Palazzo Badoer, aula
Tafuri San Polo 2468 Venezia mercoledì 18
maggio, ore 15 |
Allo Iuav per discutere di beni culturali,
partendo dalla condivisione degli esiti del Grande Progetto Pompei di Massimo
Osanna, direttore della Soprintendenza di Pompei e protagonista della
recente rinascita del sito archeologico.
L’occasione è la presentazione del libro
di Lorenzo Casini “Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale”.
Ne discuteranno – insieme
all’autore del libro e a Massimo Osanna –Paolo Baratta,
presidente de La Biennale di Venezia, Alberto Ferlenga, rettore
dell’Università Iuav di Venezia, Giuseppe Piperata, docente Iuav
di Diritto amministrativo.
L’incontro costituirà un’occasione
importante per conoscere, attraverso le parole di chi ne è stato il principale
fautore, i passi attraverso i quali si
sta realizzando uno dei casi più eclatanti di inversione di rotta
riguardante un bene culturale italiano.
Pompei, da esempio di cattiva gestione e
spreco, si è trasformato in pochi anni in esempio virtuoso, facendo leva sulle
sue eccezionali potenzialità.
Discutere di un bene “simbolo”,
esempio tangibile di arte e storia nel
nostro paese e, insieme, dei principali problemi che riguardano la gestione dei
beni culturali significa essere consapevoli del ruolo che deve avere una
università come Iuav nella messa fuoco dei temi caldi della politica culturale
del nostro paese.
Lorenzo Casini, ordinario di Diritto amministrativo
e consigliere giuridico del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del
Turismo, analizza nel suo libro i principali nodi di questa questione,
fondamentale per l’Italia.
Paolo Baratta, Alberto Ferlenga, Giuseppe
Piperata porteranno il punto di vista di chi con questi temi ha continuamente a
che fare, da osservatòri diversi come l’Università, luogo di formazione
di tecnici destinati alla gestione, alla conoscenza, alla progettualità dei
beni culturali, e come la Biennale, palcoscenico di divulgazione, al massimo
livello, della cultura artistica italiana.
Discuterne a Venezia, altra città simbolo in
questo ambito, dà all’incontro un valore particolare.
Nelle parole del rettore Alberto Ferlenga:
«Occuparsi di beni culturali nel nostro paese
non significa occuparsi esclusivamente della loro conservazione.
La sfida per i prossimi anni sarà ridare evidenza a quelle relazioni tra
monumenti, paesaggio e vita delle comunità che rappresentano la vera essenza
della “Grande Bellezza” italiana.
Per ridare valore alle molte differenze che la
nostra storia ha espresso non sono più sufficienti competenze specifiche, ma
servono sguardi intrecciati capaci di far interagire arte, storia, cultura,
paesaggio, modi di vita. Serve una nuova cultura per proteggere, ma al tempo
stesso rendere vivo e comprensibile, un patrimonio eccezionale: e
l’Università è chiamata, oggi, a dare il suo contributo per crearla.
Ciò comporta saper rinnovare se stessa e
vincere le proprie “separatezze”, per creare nuove professionalità
destinate a dare nuovi sbocchi lavorativi ai più giovani e a valorizzare quella
che, tra le altre cose, rappresenta la risorsa economica più importante nel
nostro paese.»
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
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