Venezia, 7 settembre 2016
COMUNICATO STAMPA il progetto
di Villa Hyuga ad Atami, Giappone mostra di disegni e fotografie 9 > 22 settembre 2016 spazio espositivo Gino Valle Cotonificio, Dorsoduro
2196 Venezia inaugurazione venerdì 9 settembre, ore 15 |
relatori
Manfred Speidel, RWTH
University, Aachen
Marko Pogacnik,
Università Iuav di Venezia
Darko Radović, Keio
University, Tokyo
Marco Capitanio, Keio
University, Tokyo
Dave Clough, Maine, USA
con una video intervista esclusiva a Kengo Kuma
evento
organizzato da
THE FORMWORK &
co+labo radović
curato
da
Marco Capitanio con
prof. Marko Pogacnik e prof. Darko Radović
Evento inserito nelle celebrazioni ufficiali
del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia
Villa Hyuga, situata nella cittadina di Atami in Giappone, opera di Bruno
Taut degli anni '30, sarà il soggetto della mostra intitolata
"West of Japan / East of Europe" (Ad ovest del Giappone / ad est
dell'Europa), che si inaugura venerdì 9 settembre alle ore 15 allo spazio
espositivo Gino Valle presso la sede Iuav al Cotonificio veneziano.
Il progetto sarà presentato per la prima volta
al pubblico nella sua interezza, mediante disegni dettagliati in scala 1:10,
ricostruiti in base agli originali, affiancati alle immagini in grande formato
del fotografo di architettura americano Dave Clough. La mostra sarà
visitabile dal 9 al 22 settembre 2016, in coincidenza con la Biennale di
Architettura, ed è parte del programma ufficiale in occasione del 150esimo anniversario dei
rapporti diplomatici fra Italia e Giappone.
L'evento è dedicato all'unico progetto di
Bruno Taut ancora esistente in Giappone, realizzato durante il suo
soggiorno triennale nel paese del sol levante (1933-36). La villa rappresenta
la riflessione personale dell’architetto e urbanista tedesco in merito
all'architettura giapponese, filtrata attraverso la propria sensibilità
europea.
Accostando disegni a fotografie, la mostra
permetterà ai visitatori di distinguere forma e proporzione dello spazio dalla
sua materialità e atmosfera.
"La villa è un unicum, in quanto non
appartiene allo stile giapponese in senso stretto, e contemporaneamente si
trova agli antipodi del modernismo di Le Corbusier o Mies van der Rohe –
racconta Marco Capitanio, attualmente dottorando alla Keio University di
Tokyo. – Il progetto è opera di un
europeo confrontato con una cultura totalmente estranea, e il risultato, come
il titolo suggerisce, venne percepito come troppo occidentale dagli architetti giapponesi
dell'epoca e come troppo regionale da quelli europei. Questo fu uno dei motivi
per cui la villa non raccolse particolare attenzione al tempo. Infatti, piani
completi e fotografie professionali non sono mai stati pubblicati."
In occasione dell'apertura della mostra si
terrà un simposio internazionale ad entrata libera, dedicato a Bruno Taut,
Villa Hyuga e all'architettura Giapponese, che includerà una video intervista a
Kengo Kuma realizzata appositamente per la mostra. Fra i partecipanti interverrà
uno dei massimi esperti tautiani al mondo, Manfred Speidel.
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
1856