Presentazione degli elaborati
finali
del laboratorio di design
medicale
a cura di Medardo Chiapponi e Gianni Sinni
16 luglio 2020
ore 10 > 16
All’interno del corso di laurea
magistrale in Design del prodotto e della comunicazione visiva è attivo il Laboratorio di Design medicale, che sviluppa
progetti per trovare soluzioni innovative ai
problemi della salute e alle diverse situazioni di emergenza, applicando nuove tecnologie
per avvicinare l'assistenza ai bisogni diffusi dei cittadini.
Il laboratorio lavora soprattutto al design e alla “usabilità” di
dispositivi avanzati resi possibili dalle nuove tecnologie (in particolare i
sensori), utili per la prevenzione di alcune patologie e per il monitoraggio
del proprio stato di salute.
Diretto dal docente Iuav Medardo Chiapponi, con la
collaborazione del designer Andrea Ciotti, il laboratorio ha dato vita nel
tempo a numerose sperimentazioni, condotte con il controllo e la validazione di
medici e specialisti.
Tra i molti progetti prototipati e pronti per
entrare in produzione, uno zaino
per la dialisi portatile (ideato da Alessia Buffagni, con la supervisione
dell’IRRIV International Renal Research Institute di Vicenza) in grado di
evitare il ricorso quasi quotidiano all’ospedale a un grande numero di
dializzati (quasi tre milioni di persone si sottopongono tre volte a settimana
a cicli di emodialisi).
Uno dei progetti di maggior interesse, anche per le possibili ricadute positive
nella prevenzione del coronavirus, è AgeDesign, che studia nuovi
dispositivi indossabili a supporto dell’invecchiamento attivo e in
salute, collegati a una APP che ne gestisce e registra i feedback: in
particolare, una tuta
con sensori per il controllo del movimento e un kit composto da una
stazione di monitoraggio abbinata a un bracciale per il controllo di parametri
cardiaci, ossigenazione del sangue e idratazione corporea.
In tema di sicurezza, si distingue il concept
di ricerca HSkin (progetto di Denny Roncolato) che studia lo
sviluppo di un dispositivo di protezione personale per il processamento
delle epidemie, in particolare per i campi operativi dell’Ebola Virus. Si
tratta di una tuta
indossabile tramite comando vocale, costituita da tessuti intelligenti
disposti su livelli e zone anatomiche differenti in base alla funzione. Un concept
futuribile che accorpa tecnologie in via di sviluppo in tutto il mondo da
settori differenti, in modo da stimolare lo sviluppo di un equipaggiamento
intelligente e adattabile a emergenze differenti, quindi eventualmente
utilizzabile anche per fronteggiare la pandemia di Covid-19.