Negation,
Critique and Play. The Legacy of the Situationist International in Italy and
Beyond
An
international, multilingual conference devoted to the Pasquale Alferj archive,
which was recently donated to Iuav Library
4 June 2024
Badoer, aula Tafuri
10 am > 12.45 pm
edited by Jacopo Galimberti
organised by dipartimento di Culture del progetto
poster >>
programme
10 am >
10.40 am
Sara Molho
Quale coerenza: Ed. 912, radicalità e situazionismo.
“Evitiamo di parlare dell’uso scandalistico fatto dai Situazionisti dei nuovi mezzi di agitazione” scriveva nel 1968 da Milano il Servizio Internazionale di Collegamento in apertura del volume L’estremismo coerente dei Situazionisti, pubblicato dalla casa editrice Ed.912. La volontà del Servizio Internazionale di Collegamento era quella di sgomberare il campo dalle “menzogne” di precedenti edizioni di testi situazionisti e, allo stesso tempo, porre un’attenzione specifica verso l’uso dei mezzi di comunicazione da essi proposto. Tale interesse era condiviso con la casa editrice milanese che, oltre ad aver pubblicato il volume, aveva dato alle stampe manifesti di numerosi autori, dimostrando un inedito avvicinamento alle teorie di Marshall McLuhan, di cui si proverà a rendere conto. Inoltre, le strategie comunicative dell’I.S. erano centrali nella ricerca di Gianni-Emilio Simonetti, tra i fondatori di Ed.912, come si evince dai numerosi fumetti “détournati” nel corso degli anni e dalle analisi proposte dall’autore in testi come Dalla causa alla cosa della rivoluzione e Zuppa e pan bagnato: la nozione di détournement tra il 1973 e il 1974; su questi elementi si soffermerà l’intervento proposto.
10.40 am. > 11.20 am
Andrea Capriolo
Gli Hobbit al Lambro. “Etica della vita quotidiana” nella cultura neofascista di fine anni Settanta.
“Così l’obiettivo del libro è di allarmare: Il fascismo è dappertutto sotto le sue forme recuperate!”. Con queste parole si chiudeva Lambro/Hobbit il volume Arcana Editrice del 1978 con il quale Giuseppe Bessarione, alias Gianni Emilio Simonetti, raccoglieva dei materiali per una riflessione intorno alle forme del fascismo e ai suoi riflessi sulla cultura giovanile della seconda metà degli anni Settanta. Il contributo si sofferma sul fenomeno del festival giovanile quale forma di espressione politica partecipativa. In particolare, si vogliono esaminare tre raduni: l’ormai celebre VI Festival del Proletariato Giovanile di Parco Lambro del 1976, il I° Festival nazionale dei giovani organizzato dalla FGCI a Ravenna nello stesso anno, e il I° Campo Hobbit organizzato dal Fronte della Gioventù a Montesarchio l’anno successivo. Si porrà l’attenzione soprattutto su quest’ultimo raduno per osservare come le teorie “desideranti” – ossia fondante sul concetto di “etica della vita quotidiana” e del diritto al tempo libero – penetrarono nella cultura giovanile neofascista. Il volume di Bassarione/Simonetti, potrà essere preso come esempio di questa “infiltrazione”.
11.20 am >12 pm
Irene Martina
Situazionisti a Quarto Oggiaro? Puzz e Gatti Selvaggi.
Le vicende legate a «Puzz» (il primo fumetto underground realizzato in Italia), e la rivista «Gatti Selvaggi» si collocano all’interno di coordinate spazio-temporali ben precise: 1971-1976, Milano, più precisamente Quarto Oggiaro. Il mio intervento si concentrerà su una serie di pratiche di scrittura che attraversano i territori della poesia, della filosofia, della teoria politica, dell’arte. La particolarità di questa esperienza è che coloro i quali praticarono queste modalità espressive non erano né poeti, né scrittori, né politici. Per molti di questi soggetti la condizione di partenza era quella di una pesante emarginazione sociale. Nondimeno, i risultati sul piano del pensiero e dell’espressione artistica sono stati molto significativi, ragion per cui il primo stimolo alla ricerca è stato quello di cercare di capire come ciò fosse stato possibile.
12 pm > 12.40 pm
Saul Marcadent, Pasquale Alferj
Pensare e preparare il nuovo mondo: una lettura del Fondo Alferj tra ordine e disordine
Il fondo del sociologo Pasquale Alferj (1947) costituisce una raccolta bibliografica e documentale – aperta e in continua crescita – sull’Internazionale Situazionista e sulla rivista Errata. Il fondo è una raccolta di libri, periodici, letteratura grigia e documenti archivistici che riguardano le origini del movimento, i rapporti con le avanguardie politiche e artistiche, le opere dei componenti, i pronunciamenti di gruppi pro e post-situazionisti. Raccolta, biografia e produzione riflessiva sono, nel caso di Pasquale Alferj, interconnesse e il fondo è inevitabilmente innervato dalla dimensione soggettiva. La conversazione intende illuminare alcuni dei materiali raccolti, prestando speciale attenzione alla progettazione, alle architetture grafiche, alla dimensione visuale e al valore materiale e immateriale dei documenti.
12.40 pm
> 2.30 pm break
2.30 pm > 6.30 pm
Spazio About Lista Vechia dei Bari, 1166, 30135 Venice
2.30 pm. > 3.10 pm
Massimiliano
Cappello
Giorgio Cesarano: Images and (Key)Words
Between
1959 and 1975, Giorgio Cesarano traversed the artistic and political fields as
a poet, literary and art critic, film and theatre scriptwriter, as well as
essayist, increasingly orienting his work towards a “radical
critique” of the capitalist mode of production. The paper analyses some
of the keywords of Cesarano’s thought, as he developed them in his
multifaceted activity, focusing on the metaphors and images with which he tried
to visualise his concepts.
3.10
pm > 3.50 pm
Michele
Garau
Jacques
Camatte: Domination, Community and Destitution
My presentation
focuses on Jacques Camatte’s ideas and their impact on the development of
radical critique in Italy during the 1960s. Specifically, I will show how
Camatte’s interpretation of Marx’s concepts of “formal
domination” and “real domination” influenced a particular
understanding of communism within revolutionary movements. This conception of
communism emerged in the 1960s but persists in various trajectories today. My
analysis revolves around three key themes: the notion of “material
community”, the organisational challenge posed by the
“Revolution”, and the “crisis of representation”, which
can be linked, in my view, to the concept of “destitution” as found
in contemporary revolutionary critical theory. In my paper, I aim to highlight
how Camatte’s thought, especially his writings from the early 1970s,
outlines a new revolutionary vision, one that differs from both classical and
socialist interpretations, as well as from Camatte’s later positions,
which advocates for an escape from capitalist society.
3.50
pm > 4.30 pm
Frida
Sandström
Carla
Lonzi’s Negation
In a letter
sent to the former member of the Situationist International, Giuseppe
Pinot-Gallizio, Carla Lonzi described a polemic relation to
“liberty”. It is rather imposed than given, and therefore paralyzing,
she wrote. Despite Lonzi’s distance from the SI, the group’s
critique of alienation resonates with her critique of artistic and furthermore
feminized experience. Yet, Lonzi did not apply Marx’s Grundrisse
to counter orthodox Hegelian aesthetics and politics. Like Franz Fanon, she
withdrew from dialectical thinking and reflected over the double character that
one is forced to embody as a social figure who is both integrated and
segregated from society. In this paper, I will discuss Lonzi’s withdrawal
as part of a larger context of “negative thought,” as articulated
in Massimo Cacciari’s thought and journals such as Contropiano. I
will discuss the feminist, separatist and anti-authoritarian network Rivolta
Femminile as a case study. For them, negation was a possibility different from
the historical-philosophical horizon within which orthodox Marxism and the
Hegelian history of art then operated. I will consider the tension between
negation and praxis not in relation to Lonzi’s notion of the
“unexpected subject”, but rather as a philosophical model for a
practical negation of the critical subject. If freedom is repression under the
veil of mere consumption within the humanistic spectacle, what freedom is there
then to get outside of this scenery?
4.30
pm > 5.10 pm
Luhuna
Carvalho
“Have
you ever heard of the joke about the operaio and the flanêur who meet in a
bar?”
Two major
currents ground most post-68 radical thought. Operaismo’s and
autonomia’s creeping may versus the Situationist explosive may. On the
one hand a post-leninist understanding of real subsumption and proletarian
refusal, on the other a post-councilist understanding of alienation and
worker’s spontaneity. Their differences have been argued through their
philosophical and critical genealogies (Spinoza vs Hegel vs Nietzsche vs Marx,
etc.) and through their historical development and significance, but seldom
have they been discussed as moments and movements of subjectivation. What type
of conflicting subjectivity is produced by operaismo and situationism?
5.10
pm >5.30 pm short
break
5.30
pm >6.30 pm
round table
discussion with Mikkel Bolt Rasmussen, Andrea Valcárcel, Magdalena
Jaume and Gabriel Zacarias
the partecipants
Sara Molho è dottoranda in Arti visive, performative, mediali presso l’Università di Bologna (supervisore prof. Francesco Spampinato) e si occupa di pratiche artistiche relazionali, media e tecnologia in Italia negli ultimi decenni del Novecento. Nel 2022 ha concluso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-artistici dell’Università degli studi di Milano discutendo la tesi Per una “pratica fantastica nel quotidiano”. Scenari fantascientifici, estetica cyberpunk e ricerche artistiche collettive a Milano da “Un’Ambigua Utopia” a “Decoder” (relatore prof. Giorgio Zanchetti, correlatrice prof. Silvia Bignami). Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche come “L’Uomo Nero. Materiali Per Una Storia Delle Arti Della Modernità” e “Piano B. Arti E Culture Visive”. In precedenza, si è laureata in Storia e critica dell’arte con una tesi sulle pratiche relazionali nell’opera di Cesare Pietroiusti (relatore prof. Giorgio Zanchetti, correlatrice prof. Silvia Bignami) e in Scienze dei Beni culturali con una tesi dedicata a Taci, anzi parla di Carla Lonzi (relatore prof. Giorgio Zanchetti).
Andrea Capriolo è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine per il progetto PER – Pensiero Esibito Radicale, inerente allo studio delle mostre di architettura nel corso del Novecento. In particolare, i suoi studi si concentrano sui gruppi di architettura radicale italiani. Nel corso delle sue ricerche ha approfondito le connessioni tra arte e politica, concentrandosi principalmente sul periodo della contestazione giovanile e del seguente riflusso. I centri sociali, i Circoli del proletariato giovanile e la controcultura punk e dark costituiscono i suoi principali ambiti di interesse. Di recente, ha curato un libro sul Vidicon, un centro di ricerca artistica che ha avuto origine nei primi anni Ottanta all’interno dell’occupazione di via Correggio 18 a Milano e sta per pubblicare con DeriveApprodi un volume sui Circoli del proletariato giovanile.
Maria Irene, classe 2000, laureata in filosofia alla Università Statale di Milano.
Saul Marcadent è ricercatore all’Università Iuav di Venezia e curatore. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze del design con una tesi dedicata all’editoria periodica di nicchia a partire dagli anni Novanta. Al centro dei suoi interessi di ricerca la relazione tra il fare editoriale e una prospettiva teorico-critica. Ha tenuto conferenze in istituzioni universitarie come HEAD Genève, The New School Parsons Paris, Università di Camerino e Academy of Fine Arts Wien. Alla Libera Università di Bolzano è parte del comitato scientifico del progetto di ricerca Osservatorio sulla nuova editoria in Italia. È caporedattore della rivista accademica bilingue Dune. Scritture su moda, progetto e cultura visuale e autore del libro, pubblicato in doppia edizione, Editoria come curatela. Progetto e immaginario nelle riviste di moda contemporanee (Marsilio). Tra le collaborazioni recenti, è stato curatore per ICA Milano; visiting curator per Istituto Svizzero a Roma; è stato guest writer della rivista Self Service; ha curato il ciclo di incontri Publishing Traffic per Gucci Garden a Firenze. Dal maggio 2023 cura il progetto Tempi responsabili per Università Iuav di Venezia, in collaborazione con London College of Fashion, focalizzato sulla cultura della sostenibilità.
Massimiliano
Cappello is a
postdoctoral fellow at University of Bologna and lecturer at the University of
Milan and IULM University. His research interests include literary theory, XX
century poetry, and its relations with the essay. He is currently working,
together with Niccolò Bosacchi, on Giorgio Cesarano’s Complete Poems.
He is (or has been) on the editorial staff of the magazines «Qui e Ora», «La
Balena Bianca», and «Teatro di Oklahoma».
Michele
Garau is a
postdoctoral researcher affiliated with the University of Turin. His work
centers on the trajectories of revolutionary thought beyond the legacy of the labor
movement and socialism. Specifically, he is studying the origins of the concept
of Revolution in the socialist and anarchist interpretations of the French
Revolution.
Frida
Sandström is a PhD
fellow in Modern Culture at the Department of Arts and Cultural Studies at the
University of Copenhagen. Sandström received a master’s degree in
Aesthetics from Södertörn University in 2019 and is published by Brill
(2023), Afterall (2020), and Philosophy of Photography (2019)
amongst others. Sandström is editor of Women, Art & Research since
2023, and a contributing editor at Paletten Art Journal since 2015. Her
critique and essays are published internationally, and she has taught in
aesthetic philosophy and art history at The University of Copenhagen, Linnaeus
University, Royal Academy of Copenhagen, Konstfack – University of
Arts and Crafts and Umeå Academy of Fine Arts. In the fall of 2021, Sandström
was a visiting research student at vid CRMEP (Center for Research in Modern
Philosophy), Kingston University, London. From December 2023 through November
2024, she is a Paris x Rome Fellow at La Bibliotheca Hertziana – Istituto
Max Planck per la storia dell'arte, Rom, and at DFK Paris - Deutsches Forum für
Kunstgeschichte, Paris.
Luhuna
Carvalho wrote a
PhD thesis on operaismo and autonomia at Kingston’s university Centre for
Research on Modern European Philosophy. He is also the author of two novels: Depois
da Lei (2022) and Uma Nova Violência (2024).
Mikkel Bolt Rasmussen is Professor in Political Aesthetics at the University of Copenhagen. He is the author of Playmates and Playboys at a Higher Level: J.V. Martin and the Situationist International (Sternberg Press, 2014), Crisis to Insurrection (Minor Compositions, 2015), After the Great Refusal: Essays on Contemporary Art, Its Contradictions and Difficulties (Zero, 2018), Trump’s Counter-Revolution (Zero, 2018), Hegel after Occupy (Sternberg Press, 2018) and Late Capitalist Fascism (Polity, 2022), as well as a number of books in Danish, most recently På råbeafstand af marxismen (Antipyrine, 2019) and Dialog med de døde (Antipyrine, 2023). Marcello Tarì has translated two of his books into Italian: Dopo il grande rifiuto: L’arte contemporanea sull’orlo della catastrophe (AgenziaX, 2021) and La controrivoluzionne di Trump (Agenzia X, 2019).
Andrea Valcárcel
descubrió la filosofía cuando abandonó sus estudios universitarios en Química e
Ingeniería de Materiales. Samuel Beckett, Italo Calvino y Virginia Woolf tenían
más que decirle que la dinámica de fluidos. Se matriculó en el Grado de
Filosofía en Sevilla (US) después de año y medio siendo autodidacta, montando
una pequeña distribuidora de fanzines y participando en luchas territoriales en
centroeuropa. Continuó su formación haciendo un máster en Humanidades
Ecológicas
(UAM-UPV) y otro en Filosofía de la Historia (UAM). Actualmente se encuentra
realizando su tesis pre-doctoral sobre la temporalidad mesiánica de la
revolución en la obra de Walter Benjamin, una tarea espiritualmente animada por
los Cuadernos, revista y grupo de estudio del que forma parte.
Magdalena Jaume es licenciada en Bellas artes y doctora en Teoría e
Historia por la Universitat de Barcelona. Desde 2013 es profesora de estética,
expresión plástica y proyectos en la Universitat de Illes Balears. Su línea
docente esta orientada por su formación en arquitectura (ETSAB), filosofía (UB)
y cine (UPF). Es miembro de diversos grupos de investigación y co-directora del
Laboratorio en Música y Arte en la UIB. Fuera de la academia ha participado en
obras y proyectos de arquitectura, en estudios históricos, y en diversas
revistas y grupos de reflexión. Prefiere traducir a escribir, pensar a publicar, actuar a crear y antes
las formas visuales que las palabras.
Gabriel
Zacarias is
Professor of Art History at the University of Campinas (Brazil), and a visiting
researcher at the University of Hamburg as a fellow of Alexander von Humboldt
Stiftung. He was also a Visiting Fellow at Yale University where he studied the
Situationist Papers at the Beinecke Library. Together with Alastair
Hemmens he published the volume The Situationist International: A Critical
Handbook (Pluto Press, 2020). In France he presented the volume of Guy
Debord’s notes on literature, Poésie, etc (Échappée, 2019). He has
equally authored several books in Brazil, notably Crítica do espetáculo: o
pensamento radical de Guy Debord (Elefante, 2022).