Galileo e la navigazione satellitare
Galileo: un’idea scientifica geniale con quattro secoli di anticipo sulle capacità della tecnica
mostra
scientifica
13 > 28 giugno 2024
La Passerelle, Galerie Culturelle
Maison de la Vie Étudiante
Campus Pierre et Marie Curie
Parigi, Francia
inaugurazione
giovedì 13 giugno, ore 17
una mostra allestita per il Service de Vie Étudiante, finanziata dal CVEC
con la collaborazione del Laboratorio di Fisica Tecnica Ambientale dell'Università Iuav di Venezia
locandina >>
Si inaugura mercoledì 13 giugno 2024 la mostra “Galileo e la navigazione satellitare”, che sarà esposta sino al 28 giugno 2024 nella galleria “La Passerelle” del Campus scientifico “Pierre et Marie Curie” dell’Università Sorbona a Parigi. L’esposizione, organizzata dalla Rappresentanza italiana, da Sorbonne Université e dal Museo Galileo di Firenze, con la collaborazione tra gli altri del Laboratorio di Fisica Tecnica Ambientale dell'Università Iuav di Venezia, raccoglie riproduzioni di strumenti e documenti sia dell’epoca dello scienziato toscano che attuali. Spiccano la copia fedele di uno dei due telescopi di Galileo sopravvissuti fino ai giorni nostri e del giovilabio, un ‘computer analogico’ inventato da Galileo per calcolare i moti celesti.
A partire dal 1492 si fece ancor più stringente il problema di come ottenere una geolocalizzazione precisa. Un secolo dopo, nel 1610, Galileo Galilei scoprì a Padova i satelliti di Giove, e si rese conto che un marinaio capace di osservare le eclissi di quei satelliti avrebbe potuto conoscere la propria posizione. Ma la sua immaginazione di genio era in anticipo di trecentocinquant’anni sulla tecnica. Il metodo di Galileo era impraticabile in mare, ma ebbe successo sulla terraferma, diventando fondamentale nella cartografia. Nel 1682 Giovanni Cassini, allora direttore dell'Observatoire de Paris, utilizzò infatti la tecnica di Galileo per disegnare una mappa della Francia notevolmente migliorata rispetto alle precedenti. Oggi la tecnica immaginata dal genio toscano ha raggiunto lo spazio, grazie al sistema satellitare europeo per la geolocalizzazione chiamato, non a caso, “Galileo”, che è il più preciso al mondo, grazie alla tecnologia italiana dell’orologio atomico realizzato da Leonardo.