Recto/Verso: Edilizia Moderna e Rassegna
Mercoledì 7 dicembre 2022
biblioteca, sala Gradoni
ore
15.30
inaugurazione della mostra emerografica e documentale
Metamorfosi di un’idea sperimentale di Rivista d’Architettura
7.12.2022 > 19.1.2023
biblioteca, atrio
a cura di Guido Morpurgo, Aldo Aymonino, Andrea Iorio
con la collaborazione di Chiara Velicogna, Matteo Isacco, Francesca Bianchi, Katharina Magi
saluti
Elisa
Bizzotto, referente scientifica per la biblioteca di ateneo
intervengono
curatrici e curatori della mostra
Per
partecipare, prenotazioni via e-mail a biblioteca.eventi@iuav.it
locandina
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cartolina >>
la mostra
L’obiettivo
della mostra è trasmettere alle giovani generazioni di progettisti e studiosi
il significato dell’avventura culturale che congiunge “Edilizia
Moderna” e “Rassegna”, proponendo la provvisoria verifica
della sua ‘tenuta’ rispetto ai temi disciplinari che si intrecciano
nella trama storica del presente, in particolare rispetto alla necessità di
riportare il progetto al centro dell’architettura come strumento primo di
ricerca.
Realizzata
con i materiali del Fondo
Gregotti e altri documenti originali, la mostra propone un percorso critico
attraverso la metamorfosi di un’idea sperimentale di rivista di cultura
del progetto. Essa si declina dapprima nella reinvenzione di “Edilizia
Moderna” (1963-66) con l’innovativa struttura grafica escogitata da
Michele Provinciali, esperimento limitato a 8 volumi, la cui intensità
confluisce nella straordinaria collezione delle 76 monografie di
“Rassegna” (1979-98), reinventata e riprogettata da Pierluigi Cerri
con Federica Neeff secondo le rigorose regole della Neue Graphik.
La formula
discorsiva e iconologica che presiede alle due testate attraversa gli anni più
intensi del dibattito architettonico italiano e internazionale, proponendo un
profilo teorico e comunicativo nuovo, con la costruzione di un’estesa
biblioteca che attraversa l’intera cultura del progetto. Mediante il
confronto tra le due riviste ideate e dirette da Vittorio Gregotti con il
contributo di una koinè di
autori-interlocutori che aveva formato intorno ad esse, è possibile rivelarne
le connessioni e le affinità che le caratterizzano in un rapporto di
reciprocità. Ciò commisurandone l’articolazione che le riviste hanno
prodotto promuovendo la ricerca dei fondamenti e delle mutazioni dell’identità
disciplinare. Ma anche evidenziandone le intersezioni e proiezioni, così come i
‘cortocircuiti’ innescati dall’attraversamento proiettivo dei
territori del progetto e di altri saperi, con l’intento di ricostruire
una cultura disciplinare aperta, fondata e permanente.
L’area
espositiva si compone di due ambiti. Una sezione introduttiva tracciata dalla
‘Linea del tempo’, che, ordinando la successione dei numeri
monografici e riassumendone i contenuti, ricostruisce sinteticamente le
connessioni tra teoria e pratica disciplinare. Essa delinea così
l’intreccio tra i numeri monografici, i documenti, i progetti e i libri
che insieme testimoniano i principali esiti teorici prodotti dalla cultura
disciplinare contemporanea.
La parte centrale della mostra espone la raccolta completa delle due riviste e comprende una selezione di alcuni tra i più rilevanti argomenti affrontati.
Due grandi schermi propongono infine di ‘sfogliare’ i numeri che sembrano condensare l’essenza del pensiero gregottiano: il programmatico n. 87-88 di “Edilizia Moderna” La forma del territorio e l’inedito numero 0 di “Rassegna”, dal paradigmatico titolo Recinto. L’intento è presentarne le pagine come se appartenessero a uno stesso ‘trattato’, fondamento teorico in ideale continuità con il Progetto Moderno e al contempo ritratto di gruppo di un’intera compagine di progettisti e studiosi accomunati da ideali e obiettivi.
contatti
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