L’approccio olistico del legislatore europeo alle vendite on-line e alla fornitura di contenuti digitali

responsabile: Barbara Pasa

responsabile: Barbara Pasa

 

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2017

finanziamento: 2.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2016 Dppac

Linea di finanziamento 1.b “Progetti di ricerca”

 

descrizione del progetto

 

stato dell’arte

Ad oggi, il mercato interno dell’Unione Europea, che coinvolge 28 Stati Membri per un totale di circa 500 milioni di persone, non sfrutta appieno il proprio potenziale per l’accesso a beni, servizi, occupazione e opportunità commerciali. Stando alle numerose Risoluzioni del Parlamento europeo -a partire da quella dell’11 dicembre 2012, P7_TA(2012)0468- uno dei settori più promettenti e stimolanti in termini di progresso è quello del cd. “mercato unico digitale”.

Secondo Flash Eurobarometro (Retailers’attitudes towards cross-border trade and consumer protection, 2015), solo il 39% delle imprese vendono on-line, ma non oltre frontiera: uno dei principali ostacoli alle vendite transfrontaliere è rappresentato dalle differenze tra i diritti dei contratti nazionali, soprattutto per quanto riguarda i rimedi in caso di prodotto difettoso, la tutela dei diritti d’autore e la tutela dei dati personali.

Al fine di creare un ambiente più favorevole per le imprese, in particolare per le  Piccole e Medie Imprese (PMI) e le micro-imprese, l’Unione Europea intende dunque facilitare, a livello transfrontaliero, la vendita di beni e la fornitura di contenuti digitali proponendo due Direttive europee: una sulla vendita on-line e una sulla fornitura di contenuti digitali (entrambe del 9 dicembre 2015).

Tali proposte di Direttive sono di importanza strategica per il mercato europeo, in quanto mirano a garantire certezza giuridica agli imprenditori che vendono beni e contenuti digitali al di fuori del proprio mercato nazionale, evitando di gravarli di costi inutili causati dalle differenze tra diritti nazionali.

 

obiettivi del progetto di ricerca

Il progetto di ricerca intende analizzare le norme contenute nelle due proposte di Direttiva sopra citate, relative alla piena armonizzazione delle discipline dei contratti di vendita on-line e di quelli di fornitura di contenuti digitali in Europa. Ciò al fine di valutare in termini di costi/benefici l’impatto che tali normative potrebbero avere, una volta approvate, su imprese e consumatori europei.

Il tema dei “contenuti digitali” è molto rilevante nel contesto del cd. “Internet degli oggetti” (meglio noto come IoT – Internet of Things); tuttavia a causa della complessità  di questo secondo macro-settore di indagine, la presente ricerca toccherà solo tangenzialmente alcune questioni relative alle responsabilità specifiche dell’Internet degli oggetti, inclusa la responsabilità per i dati e i contratti M2M (da macchina a macchina).

La ricerca analizzerà in primis le definizioni normative di “contenuto digitale”, “difetto di conformità” e altre definizioni che riflettono le specificità dei contenuti digitali e la rapida evoluzione tecnologica e commerciale del settore. Successivamente, considererà specifiche questioni circa l’intersezione fra le succitate proposte di Direttiva, i contratti di distribuzione e le tutele approntate per i diritti d’autore, anche in relazione alla cd. interoperabilità dei contenuti e alla portabilità transfrontaliera dei contenuti digitali. Infine, la presente ricerca considererà alcuni aspetti cruciali relativi all’impatto dell’IoT sulla sicurezza e la privacy dei consumatori.