Il ruolo degli attori e delle istituzioni nel processo di recupero dei siti contaminati

responsabile: Stefania Tonin

responsabile: Stefania Tonin

 

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2017

finanziamento: un assegno di ricerca + 1.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2016 Dppac
Linea di finanziamento 1.a “Progetti di ricerca con assegno”

 

descrizione del progetto

L’obiettivo principale è di indagare il ruolo politico che può essere attribuito al problema dei siti contaminati in Italia, e in particolare a Porto Marghera. In letteratura si sottolinea l’esistenza di una stretta relazione tra il livello e la struttura delle attività economiche e il problema dei siti contaminati; dove risulta meno trasparente il processo di gestione dei siti contaminati, la politica e la forza delle relazioni tra gli attori che sono coinvolti nel processo decisionale giocano un ruolo chiave e possono innescare un meccanismo perverso. La gestione dei siti contaminati non può essere compresa se non viene inserita nel quadro istituzionale che vincola questi processi.

Quello che si vuole dimostrare con questa ricerca è che la politica pubblica di bonificare i siti contaminati non è solo una questione “tecnica”, ma deve essere inserita in un contesto strategico e interpretativo più ampio. Vanno indagati i ruoli assunti da altre politiche e vincoli che veicolano i risultati delle azioni intraprese nei siti contaminati. Qual è il regime di responsabilità dominante? Quali procedure decisionali relative all’uso del suolo sono state avviate? Come risulta essere l’accesso ai capitali finanziari e assicurativi da parte delle aziende che vorrebbero promuovere attività di bonifica e recupero nei siti contaminati? Che ruolo hanno le continue modifiche alle norme vigenti? Qual è il contesto economico nazionale e internazionale che determina poi gli andamenti anche del mercato locale? Questo quadro di riferimento variegato e complesso evidenzia come il ruolo degli attori coinvolti nel processo di bonifica debba essere meglio esplicitato, soprattutto quando gli interessi in gioco sono contrastanti. Questa ricerca intende indagare meglio le relazioni tra i principali attori coinvolti perché la qualità dei risultati dipende dagli attori coinvolti e dalle reti che si instaurano tra loro. Il banco di prova di questa sperimentazione sarà lo studio di caso dell’area di Porto Marghera.

 

obiettivi

L’obiettivo principale della ricerca sarà quello di dimostrare l’esistenza di una forte valenza politica del problema dei siti contaminati in Italia, e in particolare a Porto Marghera. È evidente che esiste una stretta relazione tra il livello e la struttura delle attività economiche e il problema dei siti contaminati; dove risulta meno trasparente il processo di gestione dei siti contaminati, la politica e la forza delle relazioni tra gli attori che sono coinvolti nel processo decisionale giocano un ruolo chiave e possono innescare un meccanismo perverso. La gestione dei siti contaminati non può essere compresa se non viene inserita nel quadro istituzionale che vincola questi processi.

L’integrazione di fattori ambientali, economici, di pianificazione e sociali nella gestione della bonifica e recupero dei siti contaminati genera l’inclusione di numerosi attori quali gli enti pubblici locali, nazionali, aziende private, developer, gruppi di cittadini, i tecnici e gli esperti, le associazioni ambientalisti ecc. Il numero degli attori coinvolti in un processo di bonifica e riqualificazione dei siti contaminati è molto variabile e dipende dalla scala e dalla complessità del sito. Ciascun attore coinvolto ha i propri obiettivi, domande, percezioni, richieste, strategie, risorse e vincoli. Qualche volta questi obiettivi sono chiari, altre volte devono essere decostruiti. Ad esempio il developer opera a diverse scale spaziali (internazionale, nazionale, regionale o locale), a loro volta coinvolgono altri attori (ingegneri, esperti ecc) che hanno i propri interessi.

Per costruire la mappa degli attori è indispensabile ricostruire i driver che determinano il contesto delle strategie e delle attività intraprese dagli stessi attori. Tra i driver economici, si può citare l’influenza della domanda di mercato e dell’offerta che creano una cornice per gli impegni finanziari degli attori di mercato. Il mercato è a sua volta organizzato in enti e istituzioni che regolano e modellano il processo.

L’imperativo del profitto di mercato è il motore che muove tutti gli attori ed è realizzato attraverso una serie di strategie e di interazioni di reti. In ogni caso, le forze economiche sono legate inevitabilmente agli altri fattori politici, culturali, legali e di pianificazione che determinano una certa circolarità delle forze in gioco. Queste forze non sono solo una cornice o delle regole del gioco esogene ma cambiano di volta in volta sulla base delle azioni degli stessi attori (prodotte, riprodotte o modificate) durante la realizzazione del processo. Da ciò deriva che il processo di bonifica e recupero è un insieme di relazioni (e reti) che determina un ampio spettro di risorse e risultati.

 

assegnista

in attesa della conclusione della valutazione comparativa