Spazi pubblici e quartieri multiculturali: usi, conflitti, interventi

responsabile: Marcello Balbo

responsabile: Marcello Balbo

 

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2016

finanziamento:  risorse umane e importo finanziario

un assegno di ricerca + 1.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2015 Dppac
Linea di finanziamento 1.a “Progetti di ricerca con assegno”

 

descrizione

Troppo spesso la letteratura sugli spazi pubblici oscilla tra un'apologia acritica di una presunta sfera autentica di 'automatico incontro interculturale' e l'equazione spazio pubblico=luogo di incontro con la differenza=luogo del pericolo. Lo spazio pubblico è, invece, un territorio ambivalente intorno al quale si giocano negoziazioni quotidiane di grandissima importanza per il futuro delle città contemporanee. La ricerca si propone di indagare sulla pluralità degli usi e sui principali conflitti in atto negli spazi pubblici in due quartieri multiculturali (Arcella a Padova, Carmine a Brescia). Il lavoro comparativo nei due territori consiste in una ricerca in profondità sul campo allo scopo di far emergere:

- le differenze nell'accessibilità fisica, simbolica, formale e informale dei differenti soggetti e gruppi;

- i principali conflitti e forme di negoziazione interculturali;

- i bisogni e aspirazioni legate all'uso degli spazi pubblici; -

- le politiche che hanno ad oggetto più o meno esplicitamente l'uso degli spazi pubblici. 

In ciascun case study l'attenzione si focalizzerà sul principale conflitto per l'uso degli spazi pubblici e saranno analizzate le differenti dimensioni analitiche di tale processo (attori e alleanze, poste in gioco, processi nominativi,  elementi spaziali-materiali, meccanismi regolativi) al fine di coglierne le specificità e di mettere in evidenza alcune guidelines per policy-makers inerenti la possibilità di gestire e negoziare le conflittualità.

In un periodo di crescente privatizzazione e svuotamento degli spazi pubblici, il progetto si propone in sintesi l'obiettivo di individuare:

- quali pratiche, politiche e dispositivi materiali possono favorire l'uso plurale degli spazi pubblici;

- quali pratiche, politiche e dispositivi spaziali possono favorire la negoziazione interculturale e contrastare fenomeni di esclusione e marginalizzazione sociale.

 

obiettivi

La cattedra Unesco SSIIM (Social and Spatial Inclusion of International Migrants) si occupa da diversi anni di indagare in profondità le politiche e pratiche locali in tema di immigrazione internazionale, analizzando in particolare le nuove domande di città e i relativi nuovi conflitti e facendo emergere la necessità di politiche urbane inclusive e innovative.

Il progetto di ricerca si propone di approfondire un aspetto sempre più rilevante dell'inclusione urbana degli immigrati e, più in generale, della 'qualità dell'abitare' nelle città contemporanee, vale a dire la coabitazione quotidiana con la differenza negli spazi pubblici che è all'origine di conflitti e forme di negoziazione quotidiana in costante mutamento.

Superando la dialettica prevalente tra la concezione di spazio pubblico come luogo del 'carnevale' (territorio di automatico incontro) o 'della paura' (territorio di automatico scontro), il progetto di ricerca intende adottare una prospettiva comparativa per analizzare in profondità le principali conflittualità tra pratiche d'uso e rappresentazioni da un lato e le politiche che si indirizzano più o meno esplicitamente agli spazi pubblici dall’altro, in due quartieri multiculturali di due città di media grandezza del Nord Italia: il quartiere Arcella a Padova e il quartiere Carmine a Brescia, scelti come casi emblematici della negoziazione e conflittualità multiculturale nello spazio pubblico.

 

La ricerca intende indagare in particolare su:

- le differenze nell'accessibilità fisica, simbolica, formale e informale dei differenti soggetti e gruppi nei principali spazi pubblici del quartiere;

- i principali usi degli spazi pubblici;

- i principali conflitti e le principali interazioni e forme di negoziazione interculturali per l'uso degli spazi pubblici;

- i bisogni e aspirazioni legate all'uso degli spazi pubblici.

 

La ricerca adotterà una prospettiva intersezionale attenta, cioè, ai principali fattori di differenziazione (età, genere, nazionalità, ciclo di vita, religione, storicità dell’insediamento) e a come essi si intrecciano tra loro negli specifici contesti e in relazione a specifiche questioni; perciò la dimensione etnico-culturale sarà intesa come uno dei molteplici assi di differenziazione e sarà dunque superato il tradizionale dualismo noi/loro che domina il discorso pubblico (sia nella versione ‘cattivista’ che in quella ‘buonista’).

 

assegnista di ricerca

Adriano Cancellieri