Le città lungo le rotte dei migranti

responsabile: Giovanna Marconi

responsabile: Giovanna Marconi

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2016

finanziamento: 2.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2015 Dppac
call straordinaria Linea di finanziamento 1.b “Progetti di ricerca”

 

descrizione del progetto

Obiettivo generale del progetto è produrre una monografia che contribuisca al dibattito sulle problematiche legate alla questione del transito dei migranti ed al suo impatto sulle città dei cosiddetti “paesi di transito”.

Obiettivo specifico è quello di aggiornare e capitalizzare la ricerca svolta per la mia tesi di dottorato (discussa nel 2012 e non ancora pubblicata) proprio su questi temi che sono ora, come noto, più che mai d’attualità. I flussi di migranti provenienti prevalentemente dalla Siria (anche se non solo) e diretti verso alcuni Stati Membri dell’UE (in particolare Germania e Inghilterra) attraverso i Balcani o il Mediterraneo, infatti, non solo rappresentano una sfida per governi dei paesi europei e di quelli di transito, ma anche e soprattutto per i governi locali che si trovano di fatto a dover gestire la presenza, seppur (almeno teoricamente) temporanea di ingenti numeri di immigrati “inattesi”, che cioè si crede abbiano come destinazione finale altri paesi ma si trovano ‘bloccati’ nelle città lungo il percorso.

 

contenuti

Mettendo a confronto e comparando i due ‘fronti più caldi’ delle odierne migrazioni, vale a dire quello Europeo e quello Statunitense, il lavoro fornirà una dettagliata analisi comparativa del quadro precedente all’attuale situazione d’emergenza come si presentava nel 2009, quando sono state realizzate approfondite ricerche sul campo a Tijuana (Messico) e Istanbul (Turchia). Alla luce dei recenti sviluppi delle dinamiche migratorie nelle due aree d’interesse, si rifletterà dunque sulle problematiche emerse allora e su quanto queste si siano andate confermando e acuendo.

Partendo dalla considerazione che le ‘migrazioni di transito’ erano, e sono tuttora, un tema relativamente nuovo nel dibattito sulle migrazioni internazionali, il lavoro intende analizzare le ragioni che nel 2009 stavano alla base di una crescente attenzione politica nei confronti del ‘transito’ di migranti (Parte I) e le conseguenze e gli effetti collaterali che la politicizzazione, e quindi politicità, di questo fenomeno generava nelle città dei paesi ‘di transito’, che sono di fatto i crocevia delle rotte percorse dai migranti (Parte II).

Ci si interroga se le migrazioni dette ‘di transito’ siano da considerarsi solo una componente dei moderni flussi migratori, come comunemente si è portati a credere, o piuttosto un costrutto strategico volto ad inquadrare la questione secondo un determinato punto di vista e influenzare gli attori coinvolti affinché collaborino ad una strategia globale di governo repressivo delle migrazioni.

I casi di Tijuana in Messico e Istanbul in Turchia sono utilizzati per esplorare i processi locali innescati dal discorso sul transito. In particolare si osserva come le logiche che sottendono il controllo di questo ‘tipo’ di migrazioni rispondessero ad interessi geopolitici internazionali che influivano, di fatto, sul modo nel quale le città, i loro ‘governanti’ e ‘governati’, interpretavano, reagivano e rispondevano alla presenza di migranti internazionali e, di conseguenza, sulle possibili forme di inclusione o incorporazione di quest’ultimi nel tessuto socio-economico e spaziale urbano. Ciò porta a riflettere su diverse questioni: l’inadeguatezza del paradigma dominante, centrato sul primato dello stato-nazione, rispetto alle odierne ‘società delle differenze’; l’eventualità concreta di ‘non appartenere alla’ e ‘non abitare nella’, società e città nella quale ci si trova a vivere, intrappolati in una temporaneità imposta da altri, eventualmente anche per sempre; la reinterpretazione non convenzionale dell’appartenere e dell’abitare che si realizza in territori multipli attraverso molteplici connessioni - flessibili, instabili e contrattuali - tra globale e locale.