Il valore della biodiversità: frontiere della valutazione e le nuove indicazioni per la governance

responsabile: Margherita Emma Turvani

responsabile: Margherita Emma Turvani

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2016

finanziamento: un assegno di ricerca + 1.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2015 Dppac
call straordinaria Linea di finanziamento 1.a “Progetti di ricerca con assegno”

 

descrizione del progetto

La biodiversità dà origine ad una gamma di servizi e funzioni degli ecosistemi che sono di fondamentale importanza per l’uomo. La valutazione economica della biodiversità è importante per lo sviluppo di politiche che ne garantiscano la conservazione e la produzione nel tempo delle funzioni e dei servizi ecosistemici.

Questa ricerca vuole fornire, tramite la comparazione e la valutazione delle principali metodologie monetarie e non monetarie utilizzate per quantificare il valore della biodiversità, un quadro di riferimento per i policy maker che identifichi i criteri per la progettazione e l’implementazione di nuovi strumenti di governance per la conservazione della biodiversità. Una particolare attenzione sarà data alla dimensione delle politiche di governance: politiche locali vs politiche sovranazionali e globali. Il punto di partenza è la necessità di un nuovo approccio e di nuovi strumenti di governance che siano capaci di integrare e superare gli strumenti convenzionali.

In particolare, le domande di ricerca includono:

1) Come sono state utilizzate le tecniche monetarie e non monetarie per identificare il valore della biodiversità e dei servizi ecosistemici, quali aspetti e servizi della biodiversità sono stati individuati e quantificati e che risultati in termini di policy sono stati raggiunti?

2) Come è possibile, integrando tra loro i diversi sistemi di valutazione, rispondere in modo più efficace alle nuove sfide per le politiche di governance della biodiversità e dei servizi ecosistemici?

 

obiettivi

Questa ricerca permetterà di comprendere meglio come sono stati utilizzati i metodi di valutazione della biodiversità e delle funzioni/servizi svolti dagli ecosistemi, la loro influenza sugli strumenti di governance della biodiversità utilizzati fino ad oggi e il relativo impatto sul territorio. L’obiettivo finale sarà quello di individuare nuove alternative di governance in grado di integrare tra loro i vari strumenti di valutazione e capaci di introdurre, nel processo decisionale, azioni di consulta e partecipazione dei soggetti maggiormente coinvolti dal punto di vista distributivo. L’aspetto importante, sarà quello di fornire al decisore pubblico uno schema teorico e metodologico per identificare gli strumenti di governance capaci di affrontare sia le diverse questioni ambientali sia gli aspetti sociali ed economici connessi con la conservazione della biodiversità, a livello locale e sovranazionale. In particolare si porrà l’attenzione sulla questione dell’equità e della distribuzione degli impatti delle politiche di governance in quanto questi aspetti, spesso non considerati, determinano il successo o fallimento delle diverse strategie conservative (Serret e Johnstone 2006).

Altro aspetto importante sarà quello di evidenziare quale componente della biodiversità e/o quale particolare servizio o funzione è meglio individuato e quantificato per ogni metodo di valutazione e come le relative valutazioni possano essere unite per ampliare le informazioni a disposizione del decisore pubblico e della collettività che deve adottare e applicare le politiche di conservazione della biodiversità. Particolare riguardo sarà dato alla comparazione dei metodi monetari e non monetari. In particolare si vuole effettuare un confronto tra i vari metodi, valutandone la capacità di essere condivisi e integrati tra loro e nelle politiche ambientali.

Partendo dalla letteratura scientifica disponibile, e quindi indagando i principali database bibliografici (scopus, sciencedirect, econlit, google scholar, ingentaconnect, letteratura grigia, ecc.), si realizzerà una raccolta delle diverse applicazioni empiriche dei metodi di valutazione, considerando in particolare quale aspetto è stato valutato, a che scopo e come il valore ottenuto è stato poi utilizzato nell’attuazione delle politiche di governance. L’analisi comparativa di molti casi studio è quindi individuata come la chiave per migliorare la comprensione delle problematiche della biodiversità e l’elemento fondamentale per la definizione di nuove strategie di governance.

Esiste poi l’ulteriore necessità di definire delle metodologie specifiche e degli strumenti di analisi che, integrando i vari metodi mappati, possano ulteriormente accrescere la comprensione dei valori economici della biodiversità e permettano ai policy maker lo sviluppo di nuove strategie. Oltre all’analisi e comprensione delle complessità metodologiche, è fondamentale imparare dalle lezioni di politica e dai risultati generali ottenuti in passato dalla ricerca applicata. La biodiversità è un sistema complesso che lo distingue dalle altre risorse ambientali e questa complessità deve essere al centro della progettazione delle politiche per la sua conservazione. Tutti gli strumenti esistenti hanno punti di forza e di debolezza, e nessuno ha la flessibilità e la resilienza per affrontare con successo ogni problema inerente la biodiversità per conto proprio. Di conseguenza è necessaria una strategia capace di valorizzare i punti di forza dei singoli meccanismi ed eventualmente compensare le carenze attraverso l'uso di ulteriori e complementari strumenti di governance. Nella maggior parte dei casi risulterebbe quindi necessario sviluppare un mix di strumenti, ad hoc, per raggiungere gli obiettivi di conservazione specifici.

Con questa ricerca, in linea con una serie di criteri di valutazione, vogliamo dimostrare come combinazioni specifiche di strumenti di valutazione sono più adatte ad ottenere risultati economici e ambientali ottimali. L’obiettivo è quello di individuare una serie di indicazioni per la progettazione di governance efficaci per la conservazione della biodiversità e dei servizi prodotti dagli ecosistemi.

 

metodologia

Per raggiungere i nostri obiettivi di ricerca, si raccoglierà (fase 1) la letteratura esistente in materia di studi empirici di valutazione della biodiversità con particolare attenzione ai due diversi approcci utilizzabili: approccio monetario e approccio non monetario. La letteratura selezionata sarà studiata (fase 2), in particolare, al fine di individuare gli effetti in termini di policy adottate fino ad ora, risultati raggiunti e criticità.

Successivamente (fase 3) ci concentreremo sulla definizione di nuovi strumenti e modelli di governace in grado di fornire un quadro di riferimento teorico e metodologico per il policy maker ancora più completo e ampio.

Una volta completate le tre fasi descritte, si procederà alla stesura di almeno un paper scientifico per la condivisione e divulgazione dei risultati raggiunti.

 

risultati

I prodotti attesi della ricerca sono: un database aggiornato degli studi teorici, metodologici ed empirici effettuati; la mappatura dei vari metodi di valutazione della biodiversità e dei relativi campi di applicazione; un’analisi comparata dei diversi metodi; la definizione di nuovi strumenti e modelli di governance; almeno un paper scientifico da pubblicare in una rivista internazionale di settore.

I risultati previsti permetteranno di compiere un passo in avanti nella comprensione delle differenze qualitative e quantitative tra i vari metodi di valutazione. Consentiranno di progredire concettualmente nella conoscenza delle maggiori determinanti del valore della biodiversità, di comprendere per ogni metodo quale è la componente della biodiversità che può meglio individuata e valutata. Potrà fornire ai decisori politici che intenderanno intraprendere politiche di conservazione della biodiversità, gli strumenti per comprendere meglio le tematiche in oggetto. Nell’ambito della protezione della biodiversità, i risultati ottenuti potranno essere utilizzati per sperimentare metodi di valutazione innovativi in grado di fornire informazioni più complete per l’attuazione di specifiche governance della biodiversità.

 

assegnista

Greti Lucaroni