Rigenerazione urbana e pianificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia-Porto Marghera

responsabile: Francesco Musco, Matelda Reho

responsabile: Francesco Musco, Matelda Reho

 

durata: 24 mesi 


termine previsto: 30 aprile 2015


finanziamento:  38.734,00 euro


tipologia: call di dipartimento

fonte finanziamento: call 2013 Dppac

 

L’area industriale di Porto Marghera ha rappresentato per lungo tempo un punto chiave nel settore chimico italiano; tuttavia, negli ultimi decenni, è stata soggetta ad un lento processo di declino industriale e di degrado urbanistico, contrassegnati, oltre che dalla presenza di vaste aree dismesse o sottoutilizzate, dall’obsolescenza o dall’assenza di molte infrastrutture primarie, nonché da considerevoli fenomeni di inquinamento ambientale. Il futuro del polo industriale richiede un forte ridisegno territoriale ed urbanistico, nonché un ripensamento delle funzioni anche attraverso mutamenti nella composizione produttiva del sito.

 

obiettivi della ricerca

Restituire nuova qualità ambientale, economica e sociale alle aree degradate risponde perfettamente al concetto della città sostenibile, limitando la dispersione urbana e riducendo gli impatti ambientali insiti nell’ambiente costruito. Il consumo di suolo, non precedentemente urbanizzato, pone infatti la questione dei costi vivi diretti e indiretti per l’ambiente, che non possono essere sottovalutati nella prospettiva della sostenibilità.

Nella terraferma veneziana, sin dal 1998, con l’«Accordo di Programma per la chimica di Porto Marghera», si è iniziato a perseguire un modello di sviluppo che mirasse a coniugare le esigenze di tutela dell’ambiente con quelle del settore chimico e nel contempo consentisse di salvaguardare l'occupazione e la sicurezza sul lavoro.

Tuttavia, la crisi della chimica di base, con la dismissione di importanti impianti industriali e la conseguente contrazione dell’occupazione, hanno richiesto nuovi impegni per lo sviluppo dell'area, come ad esempio l'«Accordo di Programma per l'Idrogeno» (2005). Inoltre, con la

sottoscrizione del »Protocollo di Intesa su Porto Marghera» (2006), le Istituzioni e le parti socioeconomiche hanno inteso garantire continuità e competitività anche alle aziende chimiche operanti nell’area.

In evoluzione all'Accordo del 1998, il «Protocollo di Condivisione delle linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo di Porto Marghera» (2007), ha inoltre avviato un percorso per la riqualificazione dell'area con il sostegno a settori in grado di generare sviluppo e innovazione.

La Regione del Veneto, considerata l’importante opportunità per il rilancio del sito industriale di Porto Marghera, ha inoltre proposto tale area per il riconoscimento del preminente interesse pubblico ai fini della riconversione industriale nell'ambito dello specifico Progetto Strategico

Speciale del Ministero dello Sviluppo Economico (del. CIPE n. 61/2008).

Nella direzione della reindustrializzazione ambientalmente sostenibile va, infine, il recente «Accordo di Programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia–Porto Marghera e aree limitrofe», sottoscritto in data 16/04/2012, tra

la Regione del Veneto, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il Ministero delle Infrastrutture (Magistrato alle acque di Venezia), la Provincia di Venezia, il Comune di Venezia e l’Autorità Portuale di Venezia.

La ricerca si concentrerà nello specifico su:

 - analisi e valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali e antropici cui sono soggetti, con particolare riferimento all’area compresa nel Sito di Interesse Nazionale di Venezia–Porto Marghera, secondo la perimetrazione definita ai sensi del D.M. Ambiente 23/02/2000, ex L.426/98;

 - il coordinamento dei vari strumenti di governo del territorio, necessari per il rilancio produttivo ed occupazionale nelle aree interessate da interventi di risanamento ambientale all’interno del Sito di Interesse Nazionale di Venezia–Porto Marghera, in attuazione di quanto stipulato nell’ambito dell’«Accordo di Programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia–Porto Marghera e aree limitrofe» (16/04/2012).

In particolare saranno verificate le relazioni e proposte soluzioni di compatibilità e sinergia tra le previsioni dei diversi strumenti di pianificazione urbanistica (ordinaria e straordinaria: Piano Direttore 2000, Piano Regionale di Risanamento delle Acque, Master Plan per la Bonifica dei Siti Inquinati di Porto Marghera, PTRC, PTCP, PAT-PI) e verificate ed identificate possibili relazioni con gli strumenti di natura strategica, innovativa e sperimentale (Piano Strategico di Venezia, Patto dei Sindaci, ICZM, Maritime Spatial Planning ecc).

 

programma di lavoro e progetto specifico

La ricerca si sviluppa in stretta collaborazione con la Direzione “Progetto Venezia” della Regione Veneto con specifico riferimento al Sito di Interesse Nazionale di Venezia–Porto Marghera-come perimetrato ai sensi del D.M. Ambiente 23/02/2000, ex L.426/98. Saranno effettuate analisi e valutazioni sui sistemi urbani e territoriali afferenti, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali e antropici cui sono soggetti. Verranno, inoltre, studiate forme di coordinamento tra i vari strumenti di governo del territorio, al fine del rilancio produttivo ed occupazionale nelle aree interessate da interventi di bonifica e di risanamento ambientale all’interno del sopraccitato sito, in attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto il 16/04/2012.

Per quanto innanzi detto, risulta necessario il coordinamento e la sintesi delle conoscenze e delle professionalità tecnico-pratico-scientifiche esistenti presso i soggetti coinvolti, rendendo disponibili i risultati ottenuti in rapporti intermedi e conclusivi delle attività.

 

esiti attesi

I risultati finali saranno presentati in un convegno dedicato e in occasione di convegni nazionali ed internazionali. All’assegnista è richiesta la redazione di un saggio annuale sulle attività svolte, da pubblicare in riviste specializzate e contributo a volume dedicato al termine della ricerca. L’assegnista contribuirà inoltre alla predisposizione di progetti europei (partecipazione ad almeno un bando) finalizzati all’attuazione e alla sperimentazione dei risultati della ricerca in collaborazione tra l’Università Iuav di Venezia e la Regione Veneto.

 

assegnista di ricerca

Oriana Giovinazzi