Il costo sociale dei gas clima-alteranti (GHG) nel settore dei trasporti

responsabile: Stefania Tonin

responsabile: Stefania Tonin

 

 

 

durata: 12 mesi


termine previsto: 31/10/2015


finanziamento: 19.367,00 euro


tipologia: assegno di ricerca 


fonte finanziamento: call Dppac 2014

 

Gli impatti del cambiamento climatico a livello globale sono innumerevoli e potenzialmente molto severi. Se e quanto questi impatti sono pericolosi o benefici, piccoli o grandi, dipende dal settore, luogo e tempo considerato. Quello che è certo è che la riduzione delle emissioni costa denaro.
Da un punto di vista economico, tradizionalmente, il dibattito politico si è concentrato maggiormente sui costi di mitigazione ma oggi vi è un’attenzione sempre più crescente sui cosiddetti costi sociali del cambiamento climatico. Tali costi rappresentano il valore attuale dei danni derivanti dal cambiamento climatico nei prossimi 100 anni (o più) e causati da una tonnellata aggiuntiva di carbonio immessa in atmosfera oggi. In altre parole, misurano i benefici associati alla riduzione delle emissioni di carbonio, quando tale riduzione è marginale rispetto al totale delle emissioni globali. Il grande interesse nei confronti di questa dimensione economica è direttamente legato ai potenziali effetti catastrofici del cambiamento climatico: ridurre di una tonnellata le emissioni inquinanti non solo riduce i danni economici attesi ma anche la probabilità che si verifichino tali eventi catastrofici. La politica dei trasporti europea degli ultimi anni presta molta attenzione alle problematiche inerenti gli impatti ambientali – in particolare 
le emissioni in atmosfera – e la mobilità sostenibile. Nonostante il settore dei trasporti sia ritenuto responsabile per circa il 25% della produzione totale di GHGs in Europa, manca un adeguato sistema di valutazione di queste emissioni. Eppure, tale valutazione è estremamente importante per l’identificazione e la verifica degli impatti del settore e rappresenta una delle dimensioni da considerarsi anche nella valutazione della mobilità sostenibile, insieme all’adozione di carburanti rinnovabili, la riduzione della congestione, gli inquinanti primari e la prevenzione degli incidenti stradali.



 

obiettivi della ricerca

La ricerca intende risolvere il problema dell’incertezza e della variabilità nella stima del costo sociale del carbonio (CSC). Attraverso l’analisi della letteratura scientifica disponibile si organizzerà un database delle stime che servirà come base per la costruzione di una funzione di meta-regressione con l’obiettivo di investigare meglio la relazione statistica tra le principali determinanti del valore e il “peso” di ciascuna variabile. La ricerca si concentrerà su due aspetti specifici: il primo, riguarda l’ambito di applicazione del CSC e, infatti, l’analisi sarà circoscritta al settore dei trasporti, sia per scegliere tra alternative di politiche diverse di pianificazione del sistema trasportistico, sia per individuare la fattibilità economica di interventi diversi di progettazione di nuove infrastrutture. Il secondo aspetto riguarda il carattere originale di questa ricerca, in quanto si propone di indagare con più attenzione la riduzione del margine di incertezza dei valori del CSC dei gas clima-alteranti non-CO2.



 

assegnista di ricerca

Alessandra La Notte