Studies in Silence
Juhani Pallasmaa.
Architettura e design
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mostra a cura di Matteo Zambelli 13 > 21 maggio 2014 cotonificio veneziano, atrio Dipartimento di Culture del progetto orario: lunedì > venerdì ore 8 > 19 |
“Studies in Silence” documenta l’opera dell’architetto finlandese Juhani Pallasmaa nell’ambito della progettazione architettonica, del graphic e product design, della cura di mostre e della ricerca artistica.
La mostra di articola in tredici temi – continuous line, arc, perforation, joint, touch, matter, light, scale, colonnade, staircase, landscape, atmosphere, time – che diventano le parole chiave attraverso le quali comprendere e classificare la sua opera.
Dice Pallasmaa a proposito della propria opera:
« I miei lavori sono geometrici e sembrano astratti, tuttavia si fondano su una concezione di impressioni mentali e significati arcaici precisi della forma. Le forme sono gesti: quando traccio una linea orizzontale, imito le aree orizzontali sovrapposte del paesaggio finlandese; quando progetto una colonna, ripeto l’immagine di una figura umana in piedi. Quando disegno un cerchio, percepisco che sto compiendo un gesto di integrità e di singolarità. L’astrazione comporta sempre un’immagine del mondo condensata e ambigua o, più precisamente, un unione fra il mondo e il sé.
Sono più interessato all’essenza delle cose che alla loro forma. Di solito, un’architettura dell’essenza conduce a una condizione di meditazione e di stasi, mentre un’architettura della forma ambisce a composizioni accattivanti e dinamiche. Apprezzo la ripetitività e una certa monotonia e un certo qual grigiore; da questo punto di vista sento un’affinità speciale con molti artisti minimalisti. La ripetizione e il silenzio hanno un impatto focalizzante e allettante, un impatto che può evocare immagini mentali al modo del giardino di sabbia e di pietra Zen.
Mi piacerebbe chiamare questo mio approccio architettonico “minimalismo sensuale”.
In quanto architetto, desidero consolidare il silenzio del mondo».
Biografia
e bibliografia di Juhani Pallasmaa
Juhani Pallasmaa è una figura di riferimento internazionale per quanto riguarda l’architettura, il design, l’arte e, più in generale, la cultura. Dal 2008 è nella giuria che assegna il Pritzker Prize.
Ha insegnato in molte università. È stato direttore e docente della Helsinki University of Technology, rettore alla Helsinki University of Applied Arts, professore alla Haile Selassie i Uni-versity in Etiopia. È stato visiting professor presso molte altre istituzioni; fra queste, l’University of Virginia, la Catholic University of America, la Yale University, la Washington University.
Come professionista si è occupato di progettazione architettonica, grafica, design con opere e lavori in Finlandia, Francia, Slovenia, Russia, Etiopia, Cina e Stati Uniti.
Ha ricevuto i seguenti Honorary Doctorate: University of Industrial Arts, Helsinki, 1993 (nelle arti); Helsinki University of Technology, 1998 (in tecnologia); Estonian Academy of Arts, 2004 (nelle arti). A Pallasmaa sono stati assegnati diversi premi: Dean’s Medal, Washington University in St. Louis, 2012; Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture, The American Academy of Arts and Letters, 2009; Silver Medal of the Museum of Finnish Architecture, 2006; Finland Prize, 2000; The International Union of Architects’ Award for Architectural Criticism, 1999; Fritz Schumacher Prize (Germania), 1997; Russian Federation Architecture Award, 1996.
Pallasmaa è membro onorario del RIBA, dell’Istituto Americano degli Architetti (AIA) e ha rappresentato la Finlandia alla Biennale di Architettura del 1991.
Dagli anni Settanta agli anni Ottanta ha diretto il Museo Finnico di Architettura, organizzando mostre e promuovendo gli artisti e architetti finlandesi in tutto il mondo.
È autore di molti libri pubblicati in circa trenta lingue; alcuni di questi sono diventati dei classici letti da studenti e architetti in tutto il mondo. Fra questi spicca la trilogia formata da Gli occhi della pelle, (Jaca Book, Milano, 2007), La mano che pensa. Saggezza esistenziale e incarnata nell’architettura (Safarà Editore, Pordenone, 2014) e The Embodied Image. Immagination and Imagery in Architecture (Wiley & Sons, Londra, 2011, di prossima pubblicazione presso Safarà Editore con il titolo L’immagine incarnata. Immaginazione e immaginario nell’architettura). Ha pubblicato le due raccolte di saggi Encounters e Encounters 2 (Rakennustieto Oy, Helsinki, 2005 e 2012) e con Steven Holl e Alberto Perez Gomez ha scritto Question of Perceptions. Phenomenology of Architecture (William Stout Publishers, San Francisco, 2006). Recentemente sono stati pubblicati in Italia Frammenti. Collage e discontinuità nell’immaginario architettonico / Fragments. Collage and Discon-tinuity in Architectural Imagery (Giavedoni editore, Pordenone, 2012) e Lampi di pensiero. Fenomenologia della percezione in architettura (Pendragon, Bologna, 2011), entrambi a cura di Matteo Zambelli.