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ELENA TESSER

2017-2018

2017-2018

 

 

PhD in Scienze Chimiche, Laurea Magistrale in Scienze Chimiche per la Conservazione ed il Restauro all’universitą Ca’ Foscari di Venezia.

In servizio presso il LABCOMAC - Laboratorio per la Conservazione dei Materiali da Costruzione dell’Universitą Iuav e docente incaricato di “Metodi analitici applicati allo studio dei materiali antichi” nell’Universitą Cą Foscari di Venezia.

I suoi interessi di ricerca riguardano la caratterizzazione chimico-fisica e mineralogico-petrografica di superfici lapidee e litoidi e lo studio dei relativi meccanismi di degrado. Recentemente, ha svolto indagini di particolare rilevanza circa la stabilitą di prodotti commerciali impiegati per la conservazione di superfici lapidee monumentali.

 

 

Materiali storici di uso decorativo e ornamentale di origine artificiale: studio archeometrico e problematiche conservative di manufatti da scavi archeologici ed esposizioni museali

(CHIM/12-GEO/09)

responsabile scientifico: Fabrizio Antonelli

 

L’utilizzo di piccole e sottili lastre di vetro con forme e colori differenti per decorazioni ad opus sectile su pareti e pavimenti con motivi decorativi diversi, talvolta in combinazione con marmi e pietre, č stato in passato argomento di svariate ricerche.

I reperti scoperti durante scavi in province dell’antico impero Romano rappresentano un’importante evidenza dell’estensivo utilizzo del vetro nei pił preziosi opera sectilia. Circa 26.000 frammenti vitrei monocromi e policromi ad imitazione di marmi, pietre rare o aventi fantasie elaborate, sono stati ritrovati a Roma durante scavi archeologici avvenuti fra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, e conservati dal celebre tenore italiano Evangelista Gorga (1865-1957) all’interno della propria collezione.

L’omogeneitą, l’eccezionalitą e l’abbondanza dei pezzi di questa collezione ne conducono l’origine ad un unico contesto. Gli studi condotti sui frammenti vitrei attestano la loro probabile provenienza alla villa dell’imperatore Lucio Vero (161-169 AD), fratello adottivo del pił celebre Marco Aurelio, situata lungo la via Cassia.

Il presente lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con l’archeologa che ha scoperto, studiato, classificato e illustrato i frammenti vitrei di opus sectile della collezione Gorga, ha come obiettivo lo studio delle tessere vitree di questa collezione al fine di fare una distinzione fra i pezzi ad imitazione di pietre e marmi antichi e quelli rappresentanti motivi di fantasia. La ricerca ha gią potuto identificare una dozzina di marmi antichi e pietre pregiate, descrivendone le principali caratteristiche e discutendo circa il motivo della loro imitazione (costi, provenienza, tecnica di lavorazione e utilizzo). Analisi chimiche quali e quantitative hanno permesso l’identificazione della tipologia di vetro utilizzato: i coloranti, i pigmenti, i segreti tecnologici nascosti in queste straordinarie produzioni Romane.

 

 

Opus Sectile glass pieces of the 2nd c. AD in imitation of real marmora from the Collezione Gorga, Rome. Forms, colours and technology.

 

The use of glass in small and thin slabs of different shapes and colours for wall coverings and decorative motives, also combined with marbles and stones to create opus sectile, has been the object of specific research in the past few years.

The materials uncovered in excavations of several Roman provinces of the empire provide important evidence to the extensive use of glass in the most precious opera sectilia. About 26,000 monochrome and polychrome glass pieces imitating marbles, rare stones or with fanciful patterns from the collection belonged to tenor Evangelista Gorga (1865-1957) were excavated in Rome between the end of the 19th and the beginning of the 20th centuries.

The homogeneity, exceptionality and abundance of this unique collection point to a single context as a source. The studies performed on the glass fragments attest their probable provenance from the villa of Lucius Verus (161-169 AD), an adoptive brother of emperor Marcus Aurelius, located on the Via Cassia.

A recent collaborative study involved the archaeologist who discovered, studied, classified and illustrated the opus sectile glassy materials of the Gorga collection and the experts on ancient stones and glass of the LAMA laboratory of the Iuav University of Venice. The aim of this research is to investigate the glass tesserae of this collection in order to distinguish between items made in imitation of real stones and/or of fantastic patterns. Glass pieces imitating a dozen of antique marbles and exotic stones have been identified. The main features (value, provenance, working techniques and installation) of the imitated stones are discussed, as well as the reasons that may have led to make this kind of imitation glass. Chemical analysis allowed the types of glass used to be identified; the colouring materials and technological secrets that were behind this extraordinary Roman production are discussed.