2014/2015
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Building
renewal. Nuovo e Antico nelle aree
portuali-industriali dismesse: un approccio progettuale (ICAR 14)
Responsabile scientifico: Armando Dal Fabbro
Dopo aver ipotizzato per Porto Marghera una serie di proposte alla scala urbana che immaginavano scenari futuri di una completa dismissione delle attività portuali, la ricerca ha affrontato e tenuto conto della effettiva situazione attuale, attraverso l’intervento sull’esistente, alla scala architettonica del manufatto e nel mantenimento del funzionamento del porto commerciale.
Si è voluto quindi ipotizzare il recupero e la valorizzazione agli usi portuali del compendio ex Monopoli-Tabacchi presso il Molo Sali, rimettendo in funzione un’area oggi in parte abbandonata alla dismissione, posta lungo il canale industriale Nord, all’interno del comparto denominato Insula Ovest. Il progetto proposto vuole in particolare intervenire sull’ex magazzino sali e tabacchi, costruito nel 1926-1927, ora completamente abbandonato e in parte fatiscente, per restituirlo a nuova vita e destinazione. Inutilizzabile dal punto di vista prettamente funzionale come magazzino (questo in origine lo scopo della sua realizzazione, per lo stoccaggio di sali e tabacchi) esso può trovare un nuovo senso e utilizzo, pur collocato entro l’area attiva del porto commerciale.
Ipotesi fondamentale dell’intervento è dunque il mantenimento delle funzioni portuali delle banchine dell’Insula Ovest, con la conservazione e il potenziamento infrastrutturale dell’area e degli edifici esistenti. In particolare la proposta prevede di recuperare l’ex magazzino sali tabacchi per un uso non direttamente funzionale alle attività logistico-portuali, ma legato alla memoria, alla documentazione, alla ricerca operativa sul contesto di cui fa parte e, con uno sguardo allargato, alle città-porto italiane ed europee: un osservatorio e centro ricerche sulle città portuali. E questo con l’obiettivo di introdurre nel comparto una prospettiva innovativa di integrazione di funzioni miste, in cui tale edificio possa diventare un vero e proprio attrattore urbano di nuove attività per quest’area, per le città di Mestre e di Venezia ma anche a servizio della futura città metropolitana, costruendo qui quella mixité che ovunque, negli interventi di rigenerazione urbana e architettonica, è virtuoso volano di prospettive di sviluppo.
La strategia operativa alla scala architettonica mette in gioco operazioni di stratificazione, di innesto, di giustapposizione, di completamento, ridefinendo le testate, l’ingresso, l’attacco a terra, la copertura: parti, elementi, dispositivi che costituiscono gli ingranaggi della “machina compositiva”, in una modificazione del manufatto che non ne nega il carattere e non lo trasforma in altro da sé.
L’edificio, rinnovato nell’organizzazione dei suoi spazi, potrà ospitare attività diversificate, legate alla ricerca sulle città portuali (quindi con una biblioteca specializzata, spazi espositivi e di archiviazione) e diventare, grazie ad aule di diverse metrature, contenitore di attività di associazioni, co-working, start-up. Il progetto prevede inoltre aree più ampie, anche suddivisibili, per lavori di gruppo o individuali: spazi flessibili che possono moltiplicare e diversificare le attività ospitate. Ma anche atelier e residenze speciali: vita, ricerca, lavoro convivono nello stesso fabbricato, in una sorta di Unitè d’habitation lecorbuseriana, trasfigurata nello scenario dell’archeologia industriale della Porto Marghera che è e che potrà essere.
The
research follows the previous studies and projects about Venezia-Porto
Marghera’s urban regeneration, where the
strategies of intervention focused on the urban scale of the masterplan.
The
topic of the research has been the intervention on a building in Porto Marghera’s industrial area and commercial harbour (the historical harbour
of the city of Venice, founded in 1917). Part of the harbour
is still working, but several old buildings and warehouses are now abandoned,
because they’re not useful anymore, given the technical transformations
of the harbour’s activities. One of these is
the warehouse for salt and tobacco, built in 1926-1927, now completely
dismissed also because of the dramatic conditions of the structure, with the
roof partly fallen apart and the concrete seriously damaged. Because of its
historical importance as an heritage of the memory of
the harbour, the building is protected by Monuments
and Fine Art Department of Venice administration, so it’s not possible to
tear it down, but it’s necessary to preserve it.
My
proposal has been about the complete preservation of the old warehouse and its
transformation through a series of intervention perfectly respectful of its
historical value.
So the
topic was to find out and apply some of the already mentioned design strategies which could deal with an existing old and
dismissed piece of industrial archaelogy: layering,
insertion, juxtaposition, completion. The other topic was to work with a strong
compositional attitude on the primal elements of architecture as the roof, the
wall, the facade, the door, the window, the stair.
The
functions of the proposal aim to qualify the building but they also can be
useful for the harbour activities in a future
scenario when part of the area will be transformed with a mixité
of urban functions. The renewed building, in my proposal, have to become an
urban attractor, given its strategical position on the water, situated between Mestre and Venice, but also considering the whole
metropolitan mainland facing the lagoon. An urban attractor
which could host a research center related to the memory and studies
about the Venice-Porto Marghera topic. But it could
also host other functions, such as spaces for co-working, for start-ups, for
the archives; exhibitions spaces and ateliers,
classrooms, meeting rooms, a library, and also a series of small apartments for
artists, researchers, or tourists. Actually, this building could be transformed
in a sort of corbusian Unitè
d’habitation in the industrial archaelogy scenario.
Pubblicato in A. Dal Fabbro, P.M. Martinelli, “Machinae Compositive”, Arcari Editore, Mogliano Veneto 2016
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