Do It Yourself, Marghera
Il
problema della rigenerazione urbana dell'immensa area industriale adiacente a
Marghera Città Giardino, stretta tra Via Fratelli Bandiera e il Canale
Industriale Ovest, è stata qui sviluppata attraverso le teorie di architettura
fai da te.
Il problema del degrado sociale risulta essere il primo fattore di scomfort del
luogo, che ne risulta un grande buco nero nel panorama di Venezia Mestre e
Marghera, nonostante si evidenzino dall'analisi del tessuto urbano un buon
numero di associazioni di assistenza sociale o di carattere aggregativo.
Nel rispetto del carattere e della storia industriale del luogo, si va ad
interagire con quella componente sociale fantasma, le cui tracce tuttavia si
possono già leggere nell’esistente, nell'utilizzo e occupazione del
suolo: sentieri sterrati laddove servirebbero marciapiedi, roulotte e piccole
strutture abitate, più o meno temporanee, di carattere effimero. La grande
disponibilità di materiali di scarto, immondizia agli occhi di qualcuno, relitti di
una società dimentica, può anche divenire fonte di ricchezza. Piccoli
interventi attivati qualora il contesto lo suggerisca o dove necessario,
declinati con creatività tramite cantieri partecipativi, diventano i primi
‘focolai’ di un rinnovato interesse da parte della collettività:
sono la riflessione dello spazio urbano come bene comune e le possibilità
offerte da un progetto sociale che parta dal basso, attraverso workshop e
performance, e una spesa minima da parte delle amministrazioni.
A dare man forte a questi interventi subentra la realizzazione di una nuova
infrastruttura lenta, pedonale e ciclabile, che crei una rete interna, tra i
singoli ‘focolai’, ed esterna che vada ad intercettare i grandi
bacini sociali di Venezia, Mestre e Marghera. La proposta può porsi come
primissimo intervento sul sito, per cercare di creare o verificare un interesse
funzionale in luoghi abbandonati e verificarne la capacità di resilienza.