Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

collettivo Imago Rerum

 

Imago rerum è un collettivo creativo, afferente all’Università Iuav di Venezia, composto da docenti, ricercatori e cultori delle discipline della Rappresntazione, sviluppate nelle loro possibili intersezioni con l’arte e la musica contemporanea. Impiegando in modo inedito le tecnologie digitali, il team ha fin’ora curato due esposizioni: Geometrie segrete. L’architettura e le sue ombre (Venezia 2004; catalogo edito dal il Poligrafo, Padova), e Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell (Venezia 2007; catalogo edito da Electa/Mondadori). Quest’ultima mostra sarà ripresentata, in forma ampliata, presso il Guggenheim Museum di New York (sulla costa orientale americana) e presso il Los Angeles County Museum (su quella occidentale) per le due antologica sull’artista americano previste per l’anno 2010.

 

 

 

Agostino De Rosa (Bari 1963), architetto, professore ordinario, insegna Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva e Teoria e Storia dei Metodi di Rappresentazione presso l’Università Iuav di Venezia/clasa; e Disegno presso la laurea magistrale (clasarch) in Architettura per il paesaggio, sempre nello stesso Ateneo.

È Coordinatore del Dottorato in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente attivo presso la Scuola Dottorale dello Iuav.

È autore di libri e saggi incentrati sui temi della rappresentazione, della storia delle immagini e della land-art, tra i quali ricordiamo: Geometrie dell'ombra. Storia e simbolismo della teoria delle ombre, Utet/Città Studi, Milano 1996; L'infinito svelato allo sguardo. Forme della rappresentazione estremo-orientale, Utet/Città Studi, Milano 1998; La geometria nell'immagine. Storia dei metodi di rappresentazione, volume I, Dall'antichità al Medio Evo, Utet, Torino 2000; (con G. D’Acunto), La vertigine dello sguardo. Tre saggi sulla rappresentazione anamorfica, Cafoscarina, Venezia 2002; James Turrell. Geometrie di luce. Il Roden Crater Project (Electa, Milano 2007). È curatore (con Ilaria Rizzini e Giuseppe D’Acunto; in corso di stampa) dell’edizione critica del Thaumaturgus Opticus (1643) opera prospettica del francese padre Jean Francois Niceron.

Coordina scientificamente il gruppo di ricerca "Imago rerum", per il quale ha curato i seguenti volumi, atti degli omonimi Seminari internazionali veneziani: Lo sguardo denigrato. Ruolo dell’osservatore nell’era della rappresentazione digitale (Il Poligrafo, Padova 2003); Tra luce e ombra (Il Poligrafo, Padova 2004); Orienti e Occidenti della Rappresentazione (Il Poligrafo, Padova 2005).

Dirige la collana editoriale 'Geometria Disegno Immagine' (ed. Cafoscarina, Venezia) dedicata alla diffusione di innovativi approcci didattici e di ricerca nel campo della rappresentazione architettonica.

Dal 2002 collabora con l’artista statunitense James Turrell al progetto del Roden Crater (Painted Desert, Arizona, USA).

 

 

 

Francesco Bergamo: è nato a Treviso il 27 agosto 1976. Si è laureato presso l'Università Iuav di Venezia con una tesi sul progetto dell’Irish Sky Garden (Skibbereen, West Cork) dell’artista statunitense James Turrell seguita dal Prof. Agostino De Rosa. Nel 2005-06 ha lavorato con Davide Giaffreda presso la Facoltà di Architettura "Aldo Rossi " di Cesena, ove ha progettato e realizzato modelli di architettura utilizzando tecnologie CAD-CAM; e ha inoltre collaborato ai corsi di fotografia di Massimo Sordi. Dal 2006 lavora all'Università Iuav con Agostino De Rosa e l'Imago Rerum Team, e si occupa congiuntamente di architettura, arte, musica, nuove tecnologie e psicologia della percezione. Attualmente è impegnato, con una borsa di studio FSE, nello studio delle interazione tra ambiente ecologico e installazioni multi-mediali e sensoriali, in particolare collaborando con l’artista e compositore americano John Luther Adams.

 

 

 

Alessio Bortot, nato a Treviso il 13/09/78, si è laureato all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia con una tesi in rappresentazione dal titolo: Il Tempio del Bayon, il grande Yantra, ricerca nella quale venivano poste in evidenza gli aspetti geometrici e archeo-astonomici del Tempio cambogiano. Da questa esperienza è scaturito un rapporto di collaborazione con il prof. Agostino De Rosa che ha portato anche ad una mostra e ad una pubblicazione su James Turrel. Ha curato gli aspetti grafico-compositivi digitali del progetto Mongolia CNR-MAS sede di Padova. Ha conseguito l'attestato di "Tecnico Rilevatore con tecnologie avanzate” (scanner 3d). Attualmente collabora con uno studio di architettura di Venezia e si dedica all'arte digitale in ambito tridimensionale.

 

 

Cristian Boscaro, architetto, è collaboratore alla didattica al corso di Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (prof. A. De Rosa), presso l'Università Iuav di Venezia per l'A.A. 2007-2008. Ha collaborato all'allestimento della mostra Geometrie di Luce: il Roden Crater Project di James Turrell, tenuta allo Iuav dal 01 ottobre al 09 novembre 2007. E' consulente tecnico scientifico per il rilievo con tecnologie avanzate presso lo studio SAT Survey srl, Venezia dal 2006. Collabora al  progetto Imago rerum sullo studio proiettivo degli affreschi anamorfici dei frati minimi seicentesci E. Maignan e J-F. Niceron presso il convento di Trinità dei Monti (Roma).

 

 

 

Giuseppe D’Acunto, nato a Salerno (1973), si è laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ dove ha poi conseguito, nel 2003, il titolo di dottore di ricerca in ‘Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente’. I suoi studi sono tutti incentrati su temi riguardanti la Rappresentazione, dai fondamenti e applicazioni della geometria descrittiva alla storia dei metodi della rappresentazione. Ha tenuto conferenze presso il Politecnico di Bari/facoltà di Architettura e all’Università degli Studi di Padova/facoltà di Lettere e Filosofia, ed è stato invitato dall’Università di Galway (Irlanda) a tenere una conferenza dal titolo Small visual labrynths, in seno al convegno “Artful deception: verbal and visual thrickery in XVII century” (aprile 2004). Docente incaricato del corso di ‘Disegno dell’Architettura’ e del corso FSE professionalizzante per disegnatore CAD - intitolato: ‘Metodi scientifici per l’interpretazione e la Rappresentazione digitale dell’architettura’ -, presso l’Università Iuav di Venezia/facoltà di Architettura, A.A. 2003-2004, e dei corsi di ‘Tecniche della Rappresentazione’ e ‘Disegno’ presso il Politecnico di Milano/facoltà di Architettura, corso di laurea in Scienze dell’Architettura. Svolge attività di ricerca presso l’Università Iuav di Venezia/DPA come assegnista di ricerca per il settore scientifico-disciplinare Icar 17 (disegno).

 

 

 

Isabella Friso si è laureata in architettura presso l'Università Iuav di Venezia nell’anno accademico 2003/04. Ha conseguito una borsa di studio misura D4 promossa dal Fondo Sociale Europeo per l'anno 2005/06 incentrata sullo studio dell’opera dell’artista statunitense James Turrell. È docente incaricato all'Università Iuav di Venezia per i corsi di Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva e di quello professionalizzante per Disegnatore CAD, promosso dal Fondo Sociale europeo per l'anno accademico 2007/08. È curatrice, insieme a D. Trabucco e G. Vertecchi, del Quaderno Iuav 44 intitolato Formazione e ricerca per l'Architettura, edito da Il Poligrafo (Padova 2006). È autrice del saggio Un universo fatto di vuoto. Alle soglie del deserto in C. Gambardella, S. Martuscello, a cura di, “Il disegno come topologia della mente”, Atti del III Forum Internazionale di studi (Capri 2005); Villa Cornaro tra layers e links: nuovi orizzonti per la rappresentazione dell'architettura del paesaggio, in A. Pratelli, a cura di, “Codici del disegno di progetto” (Como 2006). Ha collaborato alla realizzazione della mostra 'Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell' e alla stesura del catalogo con CD-ROM interattivo come responsabile della modellazione digitale di alcuni degli spazi ipogei progettati dall’artista statunitense. Coordina, in collaborazione con la Häusler contemporary (Monaco), la realizzazione di singoli modelli digitali del Roden Crater project, dai quali ricavare altrettanti  modelli fisici  bronzei, a tiratura limitata e firmati dall’autore.

 

 

 

Gabriella Liva, nata a Udine (1979), dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 1998, si laurea in architettura nel 2004 presso l'Università Iuav di Venezia, con voti 110/110 e lode, presentando una tesi incentrata sui fondamenti e le applicazioni di geometria descrittiva all'architettura barocca del Borromini, in particolare sulle chiese di S.Carlino alle Quattro Fontane e Sant'Ivo alla Sapienza. (relatore prof. arch. Agostino De Rosa; correlatori archh. Giuseppe D'Acunto, Alberto Sdegno). Svolge la sua attività di ricerca, collaborazione e insegnamento presso lo Iuav/ facoltà di Architettura di Venezia e presso l'Università degli studi di Udine, dimostrando interesse verso i problemi geometrico-configurativi dell'architettura e verso l'applicazione di tecniche digitali per la modellazione, simulazione e rappresentazione dello spazio dal mondo antico al mondo contemporaneo. Collabora ai corsi di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva, Teoria e storia dei metodi di rappresentazione,  Rappresentazione del paesaggio, Disegno, Rilievo, Corso per disegnatore CAD, Laboratorio di Disegno (facoltà di Udine) tenuti dai proff. A.De Rosa, G. D'Acunto, E.Garbin Ha insegnato ai corsi Tecnico addetto alle procedure urbanistiche edilizie professionali con autocad e Tecnico esperto 3D in ambienti virtuali presso Irecoop Veneto a Mestre, in qualità di docente formatore. Nel 2007 è docente incaricato dei corsi Disegno dell'Architettura e del corso FSE professionalizzante per disegnatore CAD: "Metodi scientifici per l'interpretazione e la Rappresentazione digitale dell'architettura" presso lo Iuav. Ha collaborato alla mostra 'Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell' e alla stesura del catalogo con CD-ROM interattivo come responsabile della modellazione digitale e delle animazioni digitali.

 

 

 

Cosimo Monteleone (1974) ha conseguito la laurea in Architettura presso l'Università Iuav di Venezia nel 2003 con una tesi (pubblicata) sugli osservatori astronomici progettati dal maraja Jai Singh II a Jaipur. Collabora alle attività didattiche promosse dal Fondo Sociale Europeo presso l'Università Iuav di Venezia, ai corsi di Teoria e storia dei metodi di rappresentazione, Fondamenti e applicazione di Geometria Descrittiva e Disegno del Paesaggio tenuti dal prof. A. de Rosa presso lo stesso Ateneo. Collabora alle attività didattiche dei Laboratori di Rappresentazione tenuti dal prof. Giuseppe D'Acunto presso il Politecnico di Milano. Ha ricoperto, in qualità di professore a contratto, il corso di Tecniche della Rappresentazione presso il Politecnico di Milano per l'a.a. 2003/2004. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DAUR (Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento), Facoltà di Ingegneria di Padova.Ha collaborato alla realizzazione della mostra 'Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell' e alla stesura del catalogo con CD-ROM interattivo come responsabile della modellazione digitale di alcuni degli spazi ipogei progettati dall’artista statunitense.

 

 

Nicola Sartorato, laureato in Architettura all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, con la tesi dal titolo:Il Tempio del Bayon, il grande Yantra, ricerca nella quale venivano poste in evidenza gli aspetti geometrici e archeoastonomici del Tempio cambogiano. Ha conseguito l'attestato di tecnico rilevatore del patrimonio architettonico e dell'ambiente con l'ausilio di tecniche avanzate. Collabora con il CNR IRPI di Padova per lo sviluppo web del progetto Mongolia CNR-MAS-REGIONE VENETO. Svolge la professione in Padova ed è consulente esterno di studi professionali per la progettazione e realizzazione di modelli digitali tridimensionali.

 

 

 

Mark Sonego si laurea nel 2006 in architettura presso l'Università Iuav di Venezia/facoltà di architettura, con la tesi "Architectura perennis: verbo, simbolo ed architettura nelle ricostruzioni del Tempio di Salomone", relatore il professore Agostino De Rosa. E' Tutor, nel corso FSE di disegno automatico l'Università Iuav di Venezia. Collabora con l' equipe veneziana  "Imago rerum" alla ricostruzione digitale del Roden Crater di James Turrell.  Attualmente lavora come architetto a Venezia, si occupa di rappresentazione digitale ed è collaboratore alla didattica nel corso del prof. Giuseppe d'Acunto sempre presso lo Iuav.

 

 

Collaboratori esterni dell’Imago rerum team sono:

 

Daniela Amistani

Anita Bontempi

Alessio Biasiotto

Chiara Cella

Marta Torres

 

 

 

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