Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Agostino De Rosa

 

Collana Geometria Disegno Immagine (ed. Cafoscarina)

Responsabile scientifico Agostino de Rosa

 

La collana, curata da Agostino De Rosa - architetto, professore ordinario; docente di Fondamenti e Applicazioni di Geometria Descrittiva (clasa), Teoria e storia dei metodi di rappresentazione (clasa) e Disegno (clasarch) presso lo l’Università Iuav di Venezia - si prefigge di fornire agli studenti delle facoltà di architettura e di ingegneria gli strumenti scientifici di base – con le relative applicazioni pratiche di sostegno – delle materie afferenti all’area scientifico-disciplinare della Rappresentazione. I volumi che comporranno la collana (pensata in formati compresi fra l’A4 e l’A3, con un’impostazione grafica riconoscibile e comune, anche se elasticamente aperta alle necessità specifiche dei temi affrontati) vogliono occupare un preciso settore dell’editoria specialistica, fin’ora orientato a produrre episodi editoriali sporadici e non coordinati in senso verticale, costituendo una  biblioteca di base utile allo studente in fase di apprendimento della materia specifica, ma anche in quella di consultazione durante l’attività professionale post-laurea.

I volumi pianificati, al momento, sono rivolti ad un pubblico eminentemente studentesco di I livello, ma non è da escludere che la collana potrebbe parallelamente sviluppare testi più specialistici pensati per le lauree di II livello (specialistiche) e per i corsi di dottorato.

 

 

Volumi già pubblicati

 

1. Malvina Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Cafoscarina, Venezia 2005 (ISBN 88-7543-092-6)

 

 

Attraverso l’analisi di sei famosi documenti (l’«archivio-progetti» del tempio di Apollo a Didime, la Forma Urbis severiana, la pianta del convento di San Gallo, il taccuino di Villard d’Honnecourt, i Quattro Libri dell’Architettura di Andrea Palladio e la Géométrie Descriptive di Gaspard Monge), Malvina Borgherini delinea un racconto trasversale: frammenti di una storia della rappresentazione architettonica che ha coinvolto, e coinvolge ancor oggi, discipline e campi del sapere tra loro assai distanti. Punto di partenza e oggetto d’indagine del libro sono le diverse facies che il disegno assume nel corso della storia: disciplina empirica, strettamente legata alla pratica costruttiva del cantiere; codice simbolico, indicativo di valori qualitativi caratterizzanti il contesto culturale; strumento di comunicazione concepito per la visualizzazione dello spazio progettato; scienza della rappresentazione, linguaggio tecnico-scientifico universalmente riconosciuto.
Dal disegno alla scienza della rappresentazione mostra come «il disegno sia stato nel corso della storia dell’architettura – scrive Agostino De Rosa nella presentazione – uno strumento flessibile nelle mani del progettista, disposto ad assorbire le inclinazioni culturali dell’esecutore e quelle socio-economiche del milieu civile, imprenditoriale e religioso che lo commissionava».

 

 

Malvina Borgherini, architetto, è ricercatrice presso l’Università Iuav di Venezia. Ha curato Teorie e metodi del disegno (Città Studi, Milano 1994) e ha pubblicato Disegno e e progetto nel cantiere medievale. Esempi toscani del XIV secolo (Marsilio, Venezia 2001).

 

 

Novità

 

2. A. Gesuele, a. Pagliano, v. Verza, La geometria animata, Cafoscarina, Venezia 2007 (ISBN 9788875431709)+DVD.

Presentazione di Anna Sgrosso.

 

 

 

Il supporto della multimedialità fornisce al tradizionale insegnamento del disegno e della geometria uno strumento di provata efficacia espressiva. Il movimento costituisce un forte richiamo visivo per l’attenzione: l’uso di opportune sequenze animate permette infatti allo studente di sperimentare i processi proiettivi descritti in una sequenza di eventi dinamici, in cui ogni costruzione geometrica segue la precedente in un ordine logico temporale.
Le lezioni si svolgono attraverso uno o più filmati, strutturati mediante l’individuazione di nuclei semantici principali e secondari, in una gerarchia che coinvolge non solo le informazioni, ma anche i metodi espressivi impiegati per trasmetterle: il testo, l’uso del colore, le foto, le costruzioni grafiche animate e i modelli spaziali sono sempre intimamente correlati e concorrono sinergicamente alla comunicazione semantica, ciascuno con la propria peculiarità espressiva

 

 

3. Cosimo Monteleone, a cura di, Paesaggi retorici. Immagini e figure del territorio, novembre 2008

Con contributi di: Francesco Bergamo, Isabella Friso, Gabriella Liva, Cosimo Monteleone, Ilaria Rizzini.

Presentazione di Agostino De Rosa.

 

 

 

Il paesaggio si offre, nel suo articolarsi stratificato, ad essere osservato e descritto attraverso vari mezzi che ne declinino tipicità e aporie, qualità e problematiche. I testi raccolti in questo libro collettaneo, curato da Cosimo Monteleone, tentano di fornire alcune coordinate su come l’immaginario letterario, scientifico e artistico si sia occupato di una nozione di paesaggio allargata, coincidente con quella fornita dal saggista Barry Lopez, per il quale “il paesaggio è quella cultura che abbraccia tutte le culture”. Gli autori dei saggi qui presentati affrontano l’esegesi di un paesaggio o di un modo di descriverlo, delineando come storicamente sia andata definendosi l’idea di uno spazio liminare, il paesaggio appunto, a cui partecipano plurime dimensioni (estetiche, funzionali, fisiche, politiche etc.) in continuo rapporto dialettico; una babele di lingue e immagini di cui spesso sfugge, anche all’osservatore più attento, il messaggio segreto.  I temi affrontati dai saggi contenuti nel volume, oggetto delle attività seminariali nel corso di ‘Disegno’ presso la laurea specialistica in Architettura del Paesaggio (Università IUAV di Venezia), costituiscono un momento di profonda riflessione critica su quale sia l’immagine canonica, oggi dominante, inerente la nozione di paesaggio, ma anche di recuperare il linguaggio perduto dei luoghi, siano essi fisicamente esistenti o solo immaginati.

 

Cosimo Monteleone (1974) ha conseguito la laurea in Architettura presso l'Università IUAV di Venezia nel 2003 con una tesi (pubblicata) sugli osservatori astronomici progettati dal maraja Jai Singh II a Jaipur. Collabora alle attività didattiche promosse dal Fondo Sociale Europeo presso l'Università IUAV di Venezia, ai corsi di Teoria e storia dei metodi di rappresentazione, Fondamenti e applicazione di Geometria Descrittiva e Disegno del Paesaggio tenuti dal prof. A. de Rosa presso lo stesso Ateneo. Collabora alle attività didattiche dei Laboratori di Rappresentazione tenuti dal prof. Giuseppe D'Acunto presso il Politecnico di Milano. Ha ricoperto, in qualità di professore a contratto, il corso di Tecniche della Rappresentazione presso il Politecnico di Milano per l'a.a. 2003/2004. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DAUR (Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento), Facoltà di Ingegneria di Padova.Ha collaborato alla realizzazione della mostra 'Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell' e alla stesura del catalogo con CD-ROM interattivo come responsabile della modellazione digitale di alcuni degli spazi ipogei progettati dall’artista statunitense.

 

 

Prossimi volumi in uscita

 

 

4 Fabrizio Gay, Teoria e Tecniche della Rappresentazione Architettonica

 

All’interno del cursus studiorum dell’architetto, la geometria descrittiva e la prima parte (normativa) del corso di Disegno (“automatico” o meno) si occupano prevalentemente della grammatica delle rappresentazioni mentre al resto degli insegnamenti non resti che affrontarne la retorica, ovvero la tecnica della comunicazione consapevolmente persuasiva che finisce per collocare la specifica produzione artistica dell’architettura e del disegno industriale nel quadro delle altre arti. Dunque,  gli elaborati che pertengono a questa “seconda parte” (retorica) degli studi sulla rappresentazione riguardano i generi delle produzioni didascaliche (visualizzazioni descrittive nelle più diverse classi della manualistica e della pratica professionale) nonché la grafica, la pittura, la scultura, la fotografia, il cinema  e la produzione multimediale qualora abbiano un soggetto e un tema architettonico. Tutta questa varietà di produzioni, di tecniche, di supporti, potrebbe essere affrontata didatticamente secondo le scansioni ed i principi tradizionali della retorica (anche se il termine oggi non è più di moda e gli vengono preferite locuzioni come “tecniche della comunicazione”), affiancando una trattazione di carattere principalmente storico estetico ad una schedatura tecnico precettistica.  La suddivisione dovrebbe corrispondere ai quattro crediti normalmente attribuiti agli insegnamenti di “Disegno 2” o di “Tecniche della Rappresentazione”.

 

articolazione del testo

 

Inquadramento storico-estetico

Schede tecniche

INVENTIO: il ritrovamento delle figure dei generi e del pubblico

0 - il circuito iconografico dell’architettura

- figura e supporto

- spaesamento
semantico 1
 

1 - La rappresentazione reciproca delle Arti nel dibattito moderno

- il mito dell’architettura nella pittura del ritorno all’ordine

- architettura come “natura morta”

- Architettura e le Arti negli ultimi CIAM

- la reinvenzione delle “origini” negli anni della pop art

2 - Luoghi e allegorie della costruzione

- la pittura di architettura nell’ultimo secolo

- la reinvenzione del paesaggio

 

DISPOSITIO: la strategia delle forme

3 – La rappresentazione narrativa

- rappresentazioni anatomiche e geografiche per “luoghi deputati”

- strutture ad albero e ipertesti

- rappresentazione come memoria immaginativa

 

- forma e supporto

- tracciati grafici

- orientamento e gravità

- deformazioni

 

ELOCUTIO: le aggettivazioni sostantivanti

4 - La rappresentazione verosimile

- la rappresentazione come surrogato dell’esperienza

- la resa illusionistica dei corpi nel disegno tecnico

- “iperealismi” e “realismi magici” a soggetto architettonico

- marketing e consumo virtuale del prodotto artistico

- campiture, tessiture e supporti

- luce e colore

- spaesamento

semantico 2

 

Numero di pagine e illustrazioni

200-250 pp. ca.; 100 illustrazioni in B/N ca. ; 20 ill. a colori.

 

Fabrizio Gay è architetto (laureato allo Iuav con una tesi seguita da Giorgio Ciucci e Vittorio De Feo) e prof. associato di Disegno presso la facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia dove svolge dal ’96 ricerche e insegnamenti che riguardano i due versanti della “rappresentazione architettonica”: la produzione di modelli di simulazione dei manufatti (descrizione morfologica) e la dimensione figurativa dei manufatti costruiti (riconoscimento iconografico).

 

Ha pubblicato studi storico-tecnici sulla rappresentazione - in particolare i libri: Intorno agli omolografi: strumenti e modelli per la geometria descrittiva, Venezia 2000;  Fondamenti Geometrici del Disegno, Padova 2001; Tra forma e figura: tre seminari sulla rappresentazione, Venezia 2004 – e sul rilievo per l'iconografia dell'architettura moderna, ambito tematico della sua tesi di dottorato di ricerca: Le stazioni di Angiolo Mazzoni: anatomia di un’architettura moderna,  Genova  1995.

 

 

5 Giuseppe D’Acunto, Genesi geometrica e rappresentazione dell’architettura.

 

Il disegno d’architettura si configura come un processo di ‘traduzione’ in cui tuttavia qualcosa si perde nel momento in cui si adegua alla superficie bidimensionale del supporto grafico la natura stereometrica dello spazio: quest’ultima muta, a sua volta, in un palinsesto di segni che devono convergere verso una corretta rappresentazione, operata con spirito critico, con consapevolezza scientifica e sensibilità grafica. Solo in questo modo la rappresentazione consente di confinare questa perdita al semplice aspetto materico dell’architettura, compensata da un’estrema chiarezza d’esposizione capace di lasciar emergere i caratteri fondamentali ed essenziali della stessa realtà analizzata.

Partendo dal presupposto che l’architettura non può essere rappresentata se non se ne intuisce prima la intima genesi geometrica alla base della sua configurazione spaziale, il testo vuole presentarsi allo studente come un prontuario di nozioni fondamentali di rappresentazione utili non solo durante la carriera scolastica ma anche nella libera professione, per una corretta  traduzione grafica dell’architettura proponendo, con linguaggio chiaro e rigoroso, i diversi temi della geometria descrittiva riferiti a casi concreti e maggiormente ricorrenti .

La logica geometria della rappresentazione architettonica, pur conservando il proprio carattere estremamente scientifico, sarà depurata da nozioni eccessivamente teoriche e prive di un immediato riferimento pratico e verrà presentata allo studente come strumento di ampia analisi preliminare al progetto mirante a coinvolgere i diversi aspetti che concorrono alla configurazione spaziale della realtà costruita.

 

Indice:

Cap. 1 Il disegno d’architettura come strumento di comunicazione.

1.1   – Il disegno d’architettura  a mano libera.

1.2   – Individuazione e traduzione grafica di sistemi modulari e proporzionali in elementi architettonici.

1.3   – Rappresentazione delle figure geometriche piane: poligoni, ellisse, parabola, iperbole, ovale, spirale; problemi grafici inerenti la circonferenza; gli archi: genesi e classificazione.

Cap. 2  Il metodo di Monge.

2.1 –  Richiamo di nozioni fondamentali: riferimento nello spazio e nel piano, rappresentazione del punto, della retta e del piano.

2.2 – I concetti di pianta, di prospetto e di sezione illustrati mediante l’analisi di un particolare edificio.

2.3 – Rappresentazione di alcune curve sghembe: elica conica e elica cilindrica.

2.4 – Rappresentazione di enti appartenenti a piani proiettanti e generici.

2.5 – Rappresentazione di particolari elementi architettonici: infissi, porte, murature, arredi, scale, ecc

Cap. 3 L’Assonometria.

3.1 – Definizioni, riferimento nello spazio e sul piano, classificazioni (richiami).

3.2 – Assonometria isometrica.

3.3 – Assonometria cavaliera.

Cap. 4 La Prospettiva.

4.1 – Richiamo di Proiezioni centrali.

4.2 – Definizione, riferimento nello spazio e nel piano, classificazioni (richiami).

4.3 – Prospettiva a quadro verticale.

4.4 – Sezione prospettica.

4.5 – Prospettiva a quadro inclinato.

Cap. 5 Le superfici Architettoniche.

5.1 – Classificazione e genesi geometrica.

5.2 – Superfici rigate: genesi e rappresentazione.

5.3 – Superfici di rotazione: genesi spaziale e rappresentazione.

5.4 – La sfera: proprietà geometriche e rappresentazione della superficie nei vari metodi della geometria descrittiva.

5.5 – Intersezioni tra superfici.

Cap. 6 Le superfici voltate in architettura.

6.1 – Genesi geometrica alla rappresentazione.

6.2 – Volte cilindriche: genesi e rappresentazione.

6.3 – Volte sferiche: genesi e rappresentazione.

6.4 – Criteri e metodi per l’analisi geometrica di coperture a volta..

Cap. 7 Teoria delle ombre.

7.1 – Definizione del problema.

7.2 – Ombre di elementi architettonici: ombra nei prospetti.

Cap. 8  Il disegno di architettura come strumento di prefigurazione dello spazio.

8.1 – L’uso delle scale di riduzione e ingrandimento grafico.

8.2 – tecniche grafiche per la redazione e l’editing degli elaborati grafici.

 

Giuseppe D’Acunto, architetto, dottore di ricerca in Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente presso la facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II, assegnista di ricerca per il biennio 2006-2008, è docente a contratto di Fondamenti e applicazioni di Geometria descrittiva presso l’Università Iuav di Venezia (clasa). È titolare del Laboratorio di rappresentazione I presso il Politecnico di Milano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La vertigine dello sguardo. Tre saggi sulla rappresentazione anamorfica, con A. De Rosa (Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2002); Il disegno del cosmo. L'architettura mandalica di Angkor Vat (Cortina, Padova 2004). Ha collaborato alla realizzazione della mostra 'Geometrie di luce. Il Roden Crater project di James Turrell' e alla stesura del catalogo con CD-ROM interattivo come responsabile del layout grafico delle tavole dedicate agli spazi ipogei progettati dall’artista statunitense.

 

 

6 Alberto Sdegno, Disegno automatico per l’architettura: strumenti e metodi

 

Il testo affronta i temi relativi al disegno tramite elaboratore elettronico sia dal punto di vista teorico che metodologico. Ad una prima introduzione sulle origini della rappresentazione CAD, fa seguito una dettagliata descrizione delle tecniche principali per il trattamento di geometrie nel piano e nello spazio. Vengono inoltre affrontate le problematiche riguardanti i principali procedimenti proiettivi – diretti e indiretti – per trasformare un modello tridimensionale in un disegno bidimensionale. Il testo è corredato da un ampio apparato iconografico che presenta dettagliatamente la sequenza delle operazioni descritte nel testo. Al libro è allegato un CD interattivo per introdurre il lettore-utente alla comprensione delle procedure citate.

 

Indice dei capitoli

Premessa

Introduzione alle tecniche di Computer Aided Design

Capitolo ICenni storici di Computer Graphics

Capitolo II – Il riferimento nel piano e nello spazio

Capitolo III – Le primitive grafiche e le geometrie elementari

Capitolo IV – Il modello digitale: rete poligonali, superfici, geometria boleana, NURBS, meta-balls

Capitolo V – Concetti di sezione e proiezione nello spazio digitale: assonometrie oblique e ortogonali; prospettive a quadro orizzontale, verticale e inclinato

Capitolo VI – Layout e output

Bibliografia

Numero di pagine e illustrazioni

200-250 pp. ca.; 100 illustrazioni in B/N ca.; 20 illustrazioni a colori.

Allegato al testo: CD interattivo per Windows e Mac

 

Alberto Sdegno, architetto, dottore di ricerca in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, è ricercatore presso la Facoltà di Architettura dell’'Università degli Studi di Trieste, dove insegna Disegno e Tecniche della Rappresentazione II. Presso la Facoltà di Architettura dell’Università Iuav di Venezia ricopre a contratto il Corso di Disegno Digitale e il Corso per Tecnico Rilevatore dell’Architettura (FSE). Ha pubblicato di recente i volumi: Architettura e rappresentazione digitale, Venezia 2002 e Digital Palladio, Venezia 2005 e ha curato il volume Didattica della Rappresentazione, Padova 2005.

 

 

 

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