Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Cesare Scoccimarro architetto

 

 

Udine 1897 – Roma 1953

 

mostra

 

16 > 31 gennaio 2014

Spazio espositivo “Gino Valle”

Cotonificio, Venezia

lun > ven, ore 9 > 19

 

organizzata da

Fondazione Ado Furlan

 

a cura di

Annalisa Avon

 

coordinamento e allestimento presso l’Università Iuav di Venezia a cura di

Luka Skansi

 

 

 

 

immagine locandina:

Cesare Scoccimarro, Progetto per la Sede centrale dell'ONB, Milano 1934

(Milano, Archivio Scoccimarro).

 

Cesare Scoccimarro (Udine 1897-Roma 1953) si diploma in architettura a Venezia nel 1921. Dopo una prima esperienza di lavoro a Bucarest, dov’era giunto insieme con il concittadino Ermes Midena, a partire dal 1925 incomincia la sua attività professionale a Udine, dividendo lo studio con Pietro Zanini, con il quale si presenta ai concorsi per piazza Oberdan a Trieste (1925) e per l’Ospedale Maggiore di Milano (1926).

 

Risalgono a questo periodo alcune ville signorili (Villa Tullo e Villa Scoccimarro a Tarcento, Villa della Torre a Pordenone), contraddistinte dalla fedeltà allo storicismo, ribadita anche in interventi pubblici di rilievo e in particolare nell’ampliamento del Municipio di Pordenone (1924-1929).

 

L’avvicinamento al razionalismo si evidenzia maggiormente a partire dalla fine degli anni Venti con la realizzazione delle sedi delle nuove organizzazioni volute dal Regime (Case dell’Opera Nazionale Balilla, Case del Fascio) e con la costruzione di Casa Fischetto a Udine. Manifesto di questa nuova tendenza è il progetto della ‘Casa dell’aviatore’, realizzato in collaborazione con Pietro Zanini e Ermes Midena per la V Triennale di Milano (1933).

 

L’affermazione professionale dagli anni Trenta in avanti conta su commissioni pubbliche e private, estendendosi dall’architettura all’arredo d’interni, ambito per il quale risulta fondamentale il rapporto con il mobilificio Fantoni di Gemona, di cui dal 1927 era diventato direttore artistico.

 

A Milano, dove si era trasferito nel 1931, Scoccimarro esegue alcuni dei suoi progetti più importanti: quello per l’ingresso all’Autodromo di Monza, arredi di cinema, bar e negozi, la nuova e imponente sede del Banco di Roma, impegnandosi nel contempo negli allestimenti alle Triennali e alla Fiera di Milano, in originali interventi di edilizia residenziale (via Aselli, via Pietro da Cortona, viale Teodorico ecc.). Contemporaneamente continua a intrattenere relazioni strette con Udine e provincia per seguire i vari cantieri aperti sino agli inizi degli anni Quaranta. Dopo la pausa bellica il lavoro dello studio riprende immediatamente con progetti per condomini (vie Cappuccini, d’Ovidio, Pacini), ai quali si aggiunge nel 1953 il prestigioso incarico di progettare la Banca di Stato di Nuova Delhi. In procinto di partire per l’India, un’improvvisa malattia pone prematuramente fine ai suoi giorni nel maggio di quello stesso anno.

 

L’attività pordenonese di Cesare Scoccimarro è stata oggetto di una mostra organizzata nel settembre 2010 dalla Fondazione Ado Furlan negli spazi espositivi di via Mazzini. Tuttavia, nonostante l’esistenza di vari saggi e contributi, mancano a tutt’oggi una lettura complessiva e soprattutto una valutazione critica della sua opera. Questi aspetti costituiscono il tema principale del convegno di studio che si svolgerà a Udine e di una nuova esposizione che sarà inaugurata a Pordenone in concomitanza con la XIV edizione di pordenonelegge.it.